E’ stata inaugurata questa mattina la comunità alloggio Alfieri per persone con disabilità. Il presidio sociosanitario, inserito all’interno di Casa Alfieri, in via Pinerolo 17, offre ai propri ospiti un cotesto abitativo positivo per socializzare, vivere in autonomia e soddisfare i loro bisogni.
La struttura riqualificata mette a disposizione camere per due persone, spaziose e luminose, che si affacciano su un lungo corridoio. Alle pareti le immagini della fotografa Gabriella Fileppo compongono la mostra “io guardo”, anch’essa inaugurata per l’occasione. Gli scatti mettono in scena uno sguardo che tredici persone rivolgono fuori, verso l’esterno rispetto allo spazio in cui vivono o che frequentano durante il giorno. I protagonisti sono stati ritratti nei servizi educativi Portaperta e Contea di Torino. Alle immagini sono state associati i testi personali e intimi di alcuni adolescenti autistici del servizio educativo Girotondo di Settimo Torinese.
“La comunità alloggio che oggi viene inaugurata è un esempio di mixitè sociale, in cui ciascun ospite non solo è coinvolto in un percorso di autonomia, ma mette a disposizione i propri talenti, in un processo di integrazione con gli altri abitanti della casa e del quartiere – ha sottolineato la vicesindaca Sonia Schellino -. La Città è disponibile a realizzare progetti in coprogettazione con il terzo settore e il privato sociale di cui voi siete uno degli interlocutori, per costruire una città giusta, vivibile, a misura di tutti i cittadini, soprattutto, di quanti sono in condizione di fragilità sociale ed economica”.
Casa Alfieri è un hub sociale che offre servizi di accompagnamento che si traducono in una risposta diversificata al bisogno di casa, di relazioni, di assistenza e supporto all’autonomia, specie per chi ha limitate capacità di reddito e per chi somma a questo anche altre fragilità di natura più o meno temporanea.
Al piano interrato si trova l’ostello, una risposta all’abitare temporaneo per studenti, giovani e famiglie. Al primo piano è situata la comunità alloggio per persone con disabilità, mentre il secondo e il terzo piano sono riservati agli appartamenti per coloro che si trovano in situazioni di difficoltà o hanno bisogno di protezione.
La casa porta il nome di Adriano Alfieri, deceduto nel 2002, uno dei fondatori della cooperativa animazione Valdocco che, per primo, intuì l’importanza di una casa per i ragazzi in difficoltà, avviando una comunità educativa per minori a Vinovo.
Mariella Continisio