Erano in 150 a darsi appuntamento a Torino, davanti al Teatro Regio, per confermare il loro impegno nel contrastare il “discorso d’odio”. Centocinquanta ragazzi e ragazze di sei città (Torino, Milano, Roma, Matelica, Albano Laziale e Palermo) che dopo aver svolto un attento lavoro in classe per saper riconoscere il discorso d’odio e avere strumenti per respingerlo, si sono incontrati a Torino per condividere le esperienze e rilanciare la palla alle istituzioni: se noi ci impegniamo, voi sarete al nostro fianco? Siete partecipi anche voi di questa campagna?
Il progetto #IORISPETTO è promosso da Cifa Onlus in partenariato con Amnesty International – Sezione italiana, l’Associazione Multietnica Mediatori Interculturali (A.M.M.I.), COREP, ICEI-Istituto Cooperazione Economica Internazionale e i Comuni di Torino, Palermo, Milano e Albano Laziale. Sotto le volte del portico del Regio i ragazzi hanno scritto su lunghi striscioni di carta i propri pensieri sul tema del rispetto delle diversità e delle libertà, contro vecchie e nuove schiavitù (“io rispetto, e tu?”, “ho il diritto di amare chi voglio”, “no allo sfruttamento minorile!”) per incontrare poi l’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino e l’assessore ai Diritti Marco Giusta cui il lungo telo è stato poi consegnato; presente anche l’Ilo (International Labour Organization).
“Il linguaggio è uno strumento potente: le parole sono importanti e possono essere utilizzate per ringraziare, per rivolgersi agli altri con gentilezza e per esprimere valori importanti, come l’amicizia o la solidarietà”, ha spiegato l’assessora Di Martino. “”Purtroppo le parole possono anche emarginare, ferire, discriminare. L’impegno che mi assumo nei vostri confronti e nei confronti di tutte le ragazze e i ragazzi è di promuovere altre iniziative come questa per far crescere nei loro cuori la cultura del rispetto, del confronto, del dialogo”.
Marco Giusta ha invece ricordato che la Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d’America recita che “tutte le persone sono uguali davanti alla legge e che lo stato si impegna a garantire a tutti il diritto alla vita, il diritto alla libertà, il diritto di ricercare la felicità. Diritti a cui tutti devono accedere senza limiti”. Un concetto, sottolinea Giusta, ripreso dalla nostra Costituzione che all’articolo 3 sancisce l’uguaglianza di tutti davanti alla legge, ma non solo: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. “Togliere gli ostacoli alla felicità è dunque un compito delle istituzioni, per muoversi liberi verso un futuro che vi appartiene”, ha concluso Giusta.
In tutta Italia sono circa 10mila i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a questa iniziativa attraverso il lavoro in classe. Domani alle ore 14,30 nella Sala Grande del Circolo dei Lettori di via Giambattista Bogino 9 si terrà una tavola rotonda promossa dalla Città di Torino e dal coordinamento nazionale del progetto #IORISPETTO, dal titolo “Metodologie e strumenti per costruire una città inclusiva”.
In apertura interverrà l’assessore Marco Giusta.
Mauro Marras. Foto di Gianluca Platania (Redazione web della Città di Torino)