L’astronauta Neil Amstrong che passeggia sul suolo lunare, l’anno in cui ciò è avvenuto, il 1969, e il nome della missione spaziale che ha portato per la prima volta l’uomo a mettere piede sul nostro satellite, l’Apollo 11. Un’immagine, una data e un nome che, dalle 21.30 di sabato 20 luglio a notte fonda, compariranno sulla Mole Antonelliana colorata di blu.
Così la Città di Torino, in collaborazione con Iren, celebrerà il Cinquantesimo anniversario della “conquista della luna”.
Per la sindaca Chiara Appendino, “quel luglio di mezzo secolo fa rappresenta senza dubbio un momento straordinario per la Storia. Le parole pronunciate da Amstrong, “un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità” ne contengono una sintesi perfetta ed evidenziano che quell’impresa non fu fine a se stessa, non fu solo una magnifica avventura. I progressi tecnologici legati alle imprese spaziali di quel periodo – aggiunge Appendino – ebbero infatti negli anni successivi, come diremmo oggi, un forte impatto sociale, poiché non poche delle soluzione tecnologiche adottate allora furono, di fatto, i prototipi di prodotti diventati poi d’uso comune nella vita quotidiana.
Al mondo dell’aerospazio – sottolinea la prima cittadina – Torino è molto legata perché la nostra città è sede di aziende leader del settore e anche perché, infrastrutturandosi e proponendosi come laboratorio di innovazione in ambito urbano anche per prodotti della filiera dei velivoli a pilotaggio remoto, opera per agevolare e indirizzare la ricerca scientifica e tecnologica verso la sperimentazione di soluzioni utili alla comunità nella vita di ogni giorno”.
Per ricordare lo sbarco dei primi uomini sulla luna, oltre le proiezioni sulla Mole Antonelliana, saranno illuminati il Monte dei Cappuccini e ponti cittadini.