Torino ha ospitato il 4 e 5 giugno la quarta edizione italiana dello Youth Speak Forum di Aiesec Italia. Aiesec è l’acronimo dell’Association Internationale des Etudiants en Sciences Economiques et Commerciales, un’associazione studentesca, senza scopo di lucro, indipendente, apartitica, e apolitica, presente in 126 paesi del mondo con più di 70mila aderenti. Il Forum era nel programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile di Asvis, confermando la volontà di organizzatori e partner di renderlo un appuntamento dall’ampio respiro, capace di coinvolgere quasi 400 studenti universitari e non solo. La Città di Torino era rappresentata dall’assessore Marco Giusta.
Fil rouge delle due giornate il ruolo che le nuove generazioni possono e devono avere rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030. Un invito all’impegno e alla mobilitazione che ha trovato riscontro non solo nelle parole degli speaker, che hanno portato il racconto di best practice e comportamenti virtuosi, ma anche negli otto workshop di mercoledì 5 giugno. Pensati per mettere i partecipanti davanti a reali call to action, hanno visto coinvolti associazioni e aziende come Slow Food, Legambiente, Wami, Croce Rossa e il Salone del Libro di Torino.
Al centro delle discussioni e dei lavori soprattutto gli obiettivi Onu 4, 5 e 10, dedicati rispettivamente alla Quality Education, alla Gender Equality e alla Riduzione delle Ineguaglianze. Costante la ricerca di un approccio multi settoriale, grazie alla variegata tipologia di ospiti e realtà presenti.
Nel pomeriggio del 4 giugno si è parlato di Quality Education rispetto a diversi aspetti del vivere civile. Dalla responsabilizzazione in fatto di ambiente e sostenibilità, grazie alla presenza di Corepla, RICREA e CIAL, consorzi del riciclo, all’importanza di costruire coscienze singole e di gruppo consapevoli del proprio potenziale sociale. Proprio su questo si sono concentrati gli interventi di Amnesty e di Unesco Giovani.
Di bias, stereotipi e pregiudizi si è discusso invece nella seconda giornata di Youth Speak Forum, ospitata dall’Università di Torino e con la partecipazione di Circonomia, festival di economia circolare realizzato in collaborazione con Università degli Studi di Torino e ufficio di Unito Go. Riflessioni portate avanti non solo in termini di stereotipi di genere, ma anche di tutto quello che viene considerato ‘diverso’ e per questo guardato con sospetto. Significativa la testimonianza di Croce Rossa, che ha raccontato il successo del proprio progetto Youth On The Run, gioco di ruolo che simula l’esperienza dei migranti in cerca di asilo.
Importante e centrale quest’anno il ruolo dei social, pensato per promuovere l’idea di una Rete capace di generare positività sostenendo e arricchendo simili momenti di incontro e riflessione.
La voglia di intendere i social come strumenti consapevoli di informazioni e divulgazione è stata confermata dalla presenza dell’economic influencer Imen Jane (@imenjane), che ha preso parte al panel dedicato alla Gender Equality (SDG 5), al fianco di PWC Italia, Fondazione Brodolini e Arcigay.
L’incontro si è svolto con la collaborazione di Università degli Studi di Torino e Circonomia. Partner: ASviS, Lavazza e Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile; sponsor tecnici : RedBull, Pentel, Favorit, Crich, Leni’s, Galup e Stickermule. Con il patrocinio del Parlamento Europeo, Regione Piemonte e Città di Torino