Il cinema alla scoperta della nuova era geologica in cui siamo pienamente immersi e ormai attori indiscussi: l’Antropocene, di cui è protagonista l’influsso dell’uomo, considerato come quinto elemento capace di trasformare il mondo: The Human element inaugura il 22° festival CinemAmbiente, il 31 maggio al Cinema Massimo. Il fotografo James Balog offre il suo sguardo sul mutamento indotto dall’azione dell’uomo, documentato anche da una selezione di suoi scatti originali esposti sulla cancellata della Mole Antonelliana.
Il film di Balog è uno dei tanti che quest’anno, tra i 140 che saranno proiettati fino al 5 giugno, esplorano il tema dell’impronta ecologica dell’umanità. Soyalism denuncia l’immensa e devastante filiera delle soya, mentre Mirabilia Urbis denuncia i mali di Roma. E ancora Climate limbo, ovvero se la nostra impronta ci si ritorce contro, a scapito dei più deboli: i “profughi del clima”. L’impronta dell’uomo quale causa ma anche quale possibile, e auspicabile, rimedio.
Il cinema a tematica ambientale ormai supera i confini di genere, è uno dei temi più sondati dalle filmografia di tutto il mondo. Il festival dunque si propone di offrire un focus tematico ma anche uno spazio di riflessione, un osservatorio attento ai temi e ai fenomeni che animano il confronto internazionale sull’emergenza ambientale. E nella ormai ineluttabile nella coscienza civile la presenza di una emergenza ambientale, che ci interroga finalmente su cosa ciascuno può fare nel suo quotidiano. Ma ci sono anche forti spinte per un’azione civile, che partono soprattutto dalle giovani generazioni. Ecco quindi l’argomento chiave del festival, che ispira la campagna di comunicazione di quest’anno: la green generation, l’azione dei Millennials protagonisti di una rivoluzione dei costumi in difesa del loro futuro. Molti film hanno per tema questo mutamento sociale spinto dal basso che ha in Fridays for future il suo punto di convergenza.
I 140 titoli in cartellone saranno suddivisi nelle quattro tradizionali sezioni competitive del Festival – Concorso documentari internazionali, Concorso documentari One Hour, Concorso documentari italiani, Concorso cortometraggi internazionali – cui si aggiungono le sezioni Panorama ed Eventi speciali, riservate ai film fuori concorso. Completano il cartellone le sezioni Ecoeventi, che comprende gli appuntamenti non cinematografici, ed Ecotalk, dedicata all’approfondimento di temi ambientali d’attualità. A queste si aggiunge la sezione autonoma di CinemAmbiente Junior, istituita dallo scorso anno e riservata alle Scuole (Primarie e Secondarie di I e II grado), all’interno della quale sono stati proposti un concorso per cortometraggi a tema ambientale e un ciclo di proiezioni e attività didattico-laboratoriali in corso dal 22 marzo.
Torino diventa quindi per cinque giorni una lente d’ingrandimento sullo stato del pianeta attraverso lo sguardo del cinema. In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente molte altre iniziative animeranno la città, come il festival dello Sviluppo sostenibile promosso da Asvis. E sul piano della cultura e dell’arte, è importante evidenziare il progetto Toward 2030, che vede la società Lavazza a fianco della Città di Torino nella promozione dei 17 obiettivi indicato dall’Onu per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. Per ogni obiettivo viene realizzata un’opera di street art su altrettanti muri ciechi allo scopo di sensibilizzare le persone sulle azioni da compiere per salvare il futuro del pianeta. A fianco della realizzazione delle opere da parte di artisti locali, nazionali e internazionali, viene svolta una azione di sensibilizzazione che coinvolge le scuole e i residenti. Un modello che nasce a Torino e che si intende duplicare in altre città del mondo, per realizzare un grande museo mondiale.