Il progetto “Su la Testa!” è stato selezionato in seguito al bando ReStart promosso da ANCI, progetto in materia di contrasto al disagio giovanile e in particolare al fenomeno dei Neet, giovani (compresi tra 18 e 25 anni) che sono fuori da percorsi formativi e che al tempo stesso non lavorano.
“Su la testa!”, promosso dalla Città di Torino, ha lo scopo di raggiungere il maggior numero di giovani in tale condizione per sostenerli reinserendoli in percorsi formativi e di ingresso nel mondo del lavoro: ricostruire un contesto sociale attivo a vantaggio dei ragazzi coinvolti e della comunità cittadina.
Due le fasi di realizzazione:
1) mappatura del target “neet” (dall’acronimo inglese di “not engaged in education, employment or training”, ovvero non impegnati/e nello studio, né nel lavoro né nella formazione) e successiva campagna di comunicazione e sensibilizzazione (presso luoghi formali ed informali frequentati dai e dalle giovani) sulle azioni della fase due, associata a un servizio di animazione territoriale e orientamento;
2) attività concrete di avvicinamento al lavoro con la modalità del Duo Dinamico: possibilità per i/le giovani di incontrare professioniste/i, imprenditori/trici e artigiane/i con cui interagire, creando una rete di contatti, e verificando la coerenza tra il proprio profilo formativo, quello lavorativo e le effettive opportunità professionali; viceversa nel caso in cui il percorso si discosti dalla realtà lavorativa sono stati proposti incontri di riorientamento professionale e/o rientro in formazione.
Questa mattina, in occasione del Seminario finale del progetto ReStart – Su la Testa!, sono stati presentati i risultati ottenuti, le criticità e punti di forza ed è stato avviato un confronto con i partner per sviluppi futuri.
Complessivamente, le attività informative (online e offline, sul territorio e presso il Centro InformaGiovani) del progetto hanno raggiunto 1.600 giovani.
Le attività di aggancio e animazione territoriale (incontri motivazionali, orientativi e di confronto) hanno raggiunto oltre 1000 giovani.
L’azione Duo Dinamico ha previsto il coinvolgimento di n. 700 giovani, dei quali 576 orientati attraverso colloqui individuali. L’azione prevedeva l’attività di mentoring, abbinamenti tra imprenditori/aziende/professionisti e giovani; sono stati realizzati n. 362 abbinamenti (per un totale di 120 appuntamenti di 2 ore ciascuno e – nella maggior parte dei casi – visita aziendale); alcuni/e giovani hanno potuto partecipare a più incontri grazie alla disponibilità dei/lle mentori.
Per le aziende e i professionisti è risultata essere un’opportunità di un confronto stimolante con i/le giovani, di contribuire attivamente alle Politiche Giovanili e del Lavoro della Città di Torino e valorizzare e promuovere la propria attività. Per i/le giovani è stata invece un’occasione di incontro e confronto concreto con il mondo del lavoro, nell’ottica dell’orientamento, del rafforzamento delle proprie motivazioni e interessi e della scoperta di opportunità di inserimento.
Tramite un ulteriore finanziamento extra da parte di ANCI è stato infine possibile attivare un numero pilota di tirocini (10), gestiti dal Servizio Lavoro della Città – Centro Lavoro Torino.
Positiva e di grande valore aggiunto è stata la rete costituita a livello territoriale e i partner coinvolti, tra questi: la Camera di Commercio, ASCOM, ConfEsercenti, Agenzia Piemonte Lavoro, Yes4To, Gruppo Giovani Imprenditori, Obiettivo Orientamento Piemonte della Città Metropolitana, Lions Torino, Centri del protagonismo giovanile e la rete delle Case del Quartiere. Hanno richiesto successivamente l’ingresso nella rete, Comitato ARCI Torino e ConfCooperative.
Alla fine del seminario conclusivo l’assessore alle politiche Giovanili ha lanciato un Patto con i e le giovani sulle politiche del lavoro, aprendo la possibilità di sottoscriverlo e di entrarne a far parte a tutti gli enti che hanno partecipato al progetto e chiunque sia interessato. Il patto prevede la costruzione di un partenariato permanente che possa mettere a fattor comune le singole esperienze positive e intercettare come rete tutti i fondi disponibili, ad iniziare del probabile rifinanziamento del fondo Anci per le politiche giovanili fino ad arrivare al bando appena uscito sul Fondo innovazione sociale. La proposta, che avrà l’obiettivo di essere ampliata sul territorio metropolitano, è stata accolta da tutti gli enti presenti ed è stato avviato il gruppo di lavoro per la stesura della versione definitiva.