Ogni giorno il servizio di ristorazione scolastica fornisce circa 43mila pasti a bambine e bambini di età dai tre mesi ai quattordici anni che frequentano i 350 plessi della nostra Città. Si tratta di un servizio complesso, con molte attività che si intersecano tra di loro in un flusso dinamico che avviene in tempi brevi, poiché tutti i piccoli utenti pranzano nella medesima fascia oraria in tutta la Città.
Sono quattro i centri di cottura per la produzione dei pasti destinati ai bambini alle scuole primarie e secondarie di primo grado, 180 le cucine ubicate nelle scuole e nidi d’infanzia, oltre 50 mezzi per il trasporto dei pasti e circa 1000 gli addetti al servizio.
È per conoscere meglio questa realtà che questa mattina ha preso il via il percorso di visite dell’assessora all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica Antonietta Di Martino, iniziando dal centro cottura della ditta Ladisa s.r.l. di C.so Unione Sovietica 455, in cui operano quotidianamente 120 addetti per la produzione di circa 6mila pasti al giorno, di cui circa 2450 forniti alla Città di Torino e destinati a 15 plessi scolastici. Inoltre, Ladisa fornisce derrate a crudo alle scuole comunali dotate di cucina interna per la preparazione di altri 1500 pasti. Alla fine della mattinata l’assessora ha assaggiato le portate insieme ai piccoli utenti della scuola Dewey di via Passoni. Alla visita ha partecipato il presidente della Circoscrizione 4, Claudio Cerrato.
L’assessora continuerà poi, nel mese di marzo, con la visita ai centri di cottura e con l’assaggio dei pasti cucinati dalle ditte Camst ed Eutourist new.
Il percorso dell’assessora ha l’obiettivo di conoscere direttamente una realtà molto importante per la Città, con una funzione di servizio ma anche educativa, constatarne ed evidenziarne i punti di forza e contribuire a individuare possibili spunti di miglioramento. Seguiranno iniziative rivolte a soddisfare il bisogno d’informazione chiara e corretta alle famiglie e alla scuole sulla qualità della refezione scolastica e di collaborazione con i dirigenti scolastici per assicurare il benessere dei bambini e ragazzi anche in riferimento al diritto al pasto domestico di cui attendiamo la sentenza di cassazione. (mm)