di Luisa Cicero e Eliana Bert
Questa mattina la Giunta comunale, su proposta dell’assessora alla Cultura Francesca Leon, ha approvato il “Patto per la lettura” della Città di Torino.
Il Patto è uno strumento di governance attraverso il quale il Comune, con il concorso delle Circoscrizioni e di tutti i sottoscrittori, favorirà la definizione e l’attuazione di azioni e progetti di lungo periodo per la promozione della lettura, coinvolgendo, in maniera permanente, il Forum del libro, le biblioteche, i Centri di Protagonismo Giovanile, le librerie, le scuole, le associazioni, le Case del quartiere e gli istituzioni culturali.
All’accordo aderirà anche il Centro per il libro e la lettura, organismo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBAC).
“L’Amministrazione comunale, che considera la lettura una risorsa strategica su cui investire per promuovere il benessere e la crescita individuale – sottolinea Francesca Leon – dimostra attenzione al tema, come testimonia l’organizzazione di manifestazioni quali Torino che legge, Leggermente e Passaggio a Nord Ovest”.
Torino, che aveva già conseguito dal Cepell – Centro per il Libro e la Lettura, istituto autonomo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – la qualifica di ‘Città che legge’ per il 2017-2018, l’ha riottenuta anche per il 2018-2019 grazie alla presenza delle Biblioteche civiche torinesi, della rete di biblioteche scolastiche TorinoReteLibri, di due biblioteche statali come la Nazionale Universitaria e la Reale, del Circolo dei Lettori, della Scuola Holden, di una fitta rete di associazioni e istituzioni che promuovono sul territorio e nelle periferie attività e progetti specifici e di un numero significativo di librerie di catena e indipendenti, una parte delle quali si è riunita nel Consorzio Colti.
L’attuazione del Patto sarà garantita attraverso un Tavolo di coordinamento, convocato e gestito dalle Biblioteche civiche torinesi, si riunirà quattro volte l’anno per definire gli obiettivi di lavoro, verificare i risultati ottenuti e istituire eventuali tavoli tematici e intersettoriali.
“La redazione dell’accordo rappresenta l’esito di un percorso – aggiunge Leon – e costituirà una base di lavoro permanente per definire politiche e progetti di promozione del libro e della lettura, per operare cambiamenti e determinare processi di sviluppo”.
Tra le finalità del documento rientrano anche la promozione della lettura nelle carceri, negli ospedali, nei centri di accoglienza, nelle case di riposo e a domicilio per favorire la coesione sociale, il rapporto intergenerazionale e il benessere individuale e sociale; la conoscenza dei luoghi della lettura e delle professioni del libro nelle periferie e in luoghi inconsueti (mercati, piazze, parchi…); la lettura digitale; il dialogo interculturale; il coinvolgimento delle aziende e del privato sociale in specifici progetti e la valorizzare di processi di welfare aziendale attivi in città.
“L’affluenza massiccia di pubblico all’ultima edizione di Portici di carta a ottobre e ai pressoché quotidiani appuntamenti letterari conferma il grande affetto dei torinesi per l’approfondimento culturale. Con il Patto intendiamo coltivare l’entusiasmo e la volontà di incontrarsi di una comunità che apprezza la lettura. In questa dimensione l’aver potenziato il servizio bibliotecario pubblico con il Bibliobus, portando in maniera capillare nei quartieri i libri direttamente ai cittadini è il tassello di un mosaico che andremo di settimana in settimana ad arricchire”, conclude l’assessora.
Per consentire la firma dell’accordo da parte degli enti interessati la Città pubblicherà (nella sezione bandi e appalti) una richiesta di manifestazione di interesse.
Il documento, che sarà firmato domenica 25 novembre in occasione del ‘Forum Nazionale del Libro – Passaparola’, ospitato per la prima volta a Torino, avrà validità fino al 31 dicembre 2021.