“Passaporto culturale” per i nuovi nati

Torino dà il benvenuto a tutti i nuovi nati e alle loro famiglie spalancando per loro le porte dei suoi Musei, patrimonio collettivo in cui si respira senso di cura.

L’Assessorato all’Innovazione, dal quale dipende il Servizio di Anagrafe Centrale, nell’ambito del ridisegno complessivo dei servizi al Cittadino recentemente avviato, ha deciso di adottare “Nati con la Cultura”, il progetto ideato all’ospedale S. Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus, sviluppato in collaborazione con Abbonamento Musei.

Dal 14 settembre, all’atto dell’iscrizione dei nuovi nati, gli operatori dell’Anagrafe Centrale –formati in tema – consegneranno il “Passaporto Culturale”, che consentirà libero e gratuito accesso per un anno a 32 Musei della rete Piemontese che hanno compiuto un percorso per diventare sempre più “Family and Kids Friendly” e sono stati accreditati.

Tale passo è compiuto di concerto con l’Assessorato alla Cultura e quello alla Salute, Politiche Sociali e Abitative per individuare un percorso che sviluppi l’accessibilità universale della Cultura, con lo scopo di superare ostacoli fisici, cognitivi, sensoriali, economici che spesso scoraggiano o impediscono la partecipazione culturale.

 

Perché le famiglie con neonati dovrebbero visitare un museo?

La visita museale, oltre ai contenuti, è una esperienza individuale e collettiva, una camminata nella bellezza, un momento extra–‐ordinario in un luogo accogliente, mai eguale a se stesso che rinnova continuamente la sua proposta. “La traiettoria della vita è influenzata non solo dal patrimonio genetico che ereditiamo dai nostri genitori, ma anche dalle esposizioni ambientali, dalle relazioni familiari e sociali, da scelte comportamentali e dal contesto storico–‐culturale. Già l’ambiente intrauterino è in grado di condizionare l’espressione dei nostri geni e se si pensa che a partire dal concepimento fino ai primi 3 anni di vita le aree di comunicazione fra i neuroni del nostro cervello, le sinapsi neuronali, si sviluppano molto rapidamente a fronte di vari stimoli, è ipotizzabile che sollecitazioni fisiche e psichiche positive possano contribuire al pieno raggiungimento delle nostre potenzialità cognitive, relazionali e sociali. Per questo i primi mille giorni di vita sono una priorità di Salute pubblica”, afferma la Prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna Onlus. L’Ente che ha ideato il “Passaporto culturale”, dal 2011 ha avviato un progetto di ricerca–‐azione all’Ospedale Sant’Anna di Torino (tra i più grandi d’Europa per la ginecologia e l’ostetricia con oltre 7000 nati l’anno da genitori provenienti da circa 90 Paesi) sulla relazione virtuosa tra “Cultura e Salute”, con oltre 40 istituzioni culturali del territorio che stanno contribuendo a migliorare tangibilmente la qualità percepita dell’ambiente ospedaliero attraverso le arti visive, la musica e il teatro. Esperienze “modello”, replicabili, che stanno camminando in altri luoghi, come il “Passaporto culturale”. “La Cultura fa bene alla Salute. Oggi sono scientificamente provati gli effetti di diversi stimoli sensoriali su specifiche aree del cervello e sui meccanismi psiconeuroendocrini che influenzano la capacità di relazionarci con noi stessi e l’ambiente che ci circonda. La partecipazione culturale attiva e la qualità dell’ambiente sono risorse che contribuiscono al ben–‐essere, alla rigenerazione, allo sviluppo e al potenziamento creativo partendo dai primi 1000 giorni, che sono così determinanti per la crescita bio–‐psico–‐sociale”, sottolinea Benedetto.

Il “Passaporto culturale”, concepito e sperimentato al Sant’Anna dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna in collaborazione con Palazzo Madama, viene consegnato dai medici dal 2014 alla famiglia di ogni bambin* nato nell’ospedale: la Cultura entra così a far parte delle raccomandazioni per la buona crescita e crea una connessione tra famiglie, ospedale e città, attraverso il suo Museo. Adottato nella fase pilota anche dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli–‐Museo di Arte Contemporanea, grazie all’accordo tra la Onlus con l’Associazione Abbonamento Musei oggi è operativo in ben 32 Musei Piemontesi che hanno svolto un percorso per dare valore ai loro programmi dedicati alle Famiglie e diventare sempre più “Family and Kids Friendly”.

Il progetto torinese è inoltre operativo a Pavia con i Musei Civici di Pavia e il Policlinico San Matteo e a Brescia con tutti gli Spedali e la Fondazione Musei Civici. Sono al lavoro per l’adozione Roma, Milano, Firenze e Napoli.

Il Passaporto culturale è scaricabile per tutti i nati nel Piemonte anche dal sito www.naticonlacultura.it.

Inoltre con la FIMP–‐Federazione Italiana Medici Pediatri del Piemonte, la Fondazione Medicina a Misura di Donna e Abbonamento Musei, avvieranno un programma di incontri dall’autunno alla primavera 2019 sul tema del Passaporto Culturale e della partecipazione culturale attiva nell’ambito della formazione per l’aggiornamento professionale.

Nati con la Cultura–‐Il Passaporto Culturale rientra appieno nelle attività del progetto “Torino verso una città Accessibile”, percorso che la Città ha avviato con esperti e operatori culturali nell’Anno Europeo del Patrimonio sul tema dell’Accessibilità culturale universale per arrivare a definire delle linee guida e poi delle politiche condivise sulla progettazione e produzione di cultura in modo accessibile – dichiara Francesca Leon, Assessora alla Cultura della Città di Torino –‐. È un brillante esempio di collaborazione tra settori diversi dell’Amministrazione pubblica e tra diverse istituzioni e rappresenta un passo importante per la consapevolezza che la Cultura ha nel benessere e nella crescita in salute delle persone sin dai primi anni di vita. Il progetto valorizza l’impegno dei Musei che hanno aderito al percorso per diventare Family and Baby Friendly, luoghi accoglienti. Luoghi capaci dare servizi costruiti secondo i criteri del Design for all, ovvero a partire dai bisogni e dalle esigenze delle persone. Sono davvero orgogliosa di offrire ai nuovi nati e alle loro famiglie uno strumento di cittadinanza culturale, un progetto concreto che ha come scopo il coinvolgimento di un pubblico più ampio.

È il primo passo nel percorso che stiamo definendo per le attività anagrafiche, perché tutti i servizi vivano un’apertura maggiore verso i nostri cittadini. – sottolinea Paola Pisano, Assessora all’Innovazione della Città di Torino –‐. Questo benvenuto per i nuovi nati è un nostro messaggio per tutte le famiglie e per i cittadini, un modo per trasmettere il nostro impegno per un avvenimento così bello e importante per la crescita della nostra città. I progetti per migliorare e implementare i servizi anagrafici sono tanti, molti dei quali legati alla cultura perché, un lavoro come quello dell’anagrafe, così vicino ai momenti della vita di un cittadino, possa aprirsi a esperienze ricche e formative anche attraverso l’arte e la cultura. L’amministrazione vuole essere trasparente e partecipata e sempre maggiori saranno le attività dedite al coinvolgimento diretto del cittadino. Una maggiore apertura e collaborazione, un maggiore ascolto, per rendere un servizio efficiente e tarato in base alle necessità della persona.

Simona Ricci, direttrice di Abbonamento Musei Torino Piemonte considera che “il progetto nasce da un lavoro di ricerca internazionale di osservazione delle buone pratiche, confronti con gli operatori museali e una campagna di ascolto di diversi target di famiglie per individuare i bisogni e le risposte. Il percorso svolto configura una valorizzazione del patrimonio di esperienza dei musei nell’accoglienza universale e un salto di qualità nelle progettualità, nell’attenzione e nelle competenze, fondamentali per avvicinare una vasta fascia di genitori che non hanno familiarità con le opportunità offerte dai musei o non partecipano ad attività culturali.

Anche con Nati con la Cultura facciamo passi avanti nel far comprendere che i musei sono luoghi accoglienti per un tempo libero di qualità, affatto noiosi, nei quali creatività e ben–‐essere del pubblico sono al centro.”

“La nascita è un momento di meraviglia che comporta una riorganizzazione del nucleo sul piano della quotidianità, della relazione. Nascono bambini e con loro nascono genitori. Nati con la Cultura è un progetto che nasce in ospedale per dare valore e far crescere il patrimonio di esperienze museali esistenti a favore delle famiglie, come servizio di comunità educante. Il progetto crea una connessione con le famiglie che non conoscono le opportunità offerte oggi dai musei che si presentano come luoghi capaci di accogliere”, commenta Catterina Seia, Vice Presidente di Fondazione Fitzcarraldo e Fondazione Medicina a Misura di Donna, ideatrice della piattaforma di ricerca–‐azione su “Cultura e Salute” varata nel 2011 dall’Ente, “Il progetto si sviluppa in rete e in alleanza tra Musei, mondo sanitario, educativo, pubblica amministrazione e altre istituzioni, in un territorio che ha politiche e progettualità di riferimento nazionali a favore della prima infanzia e nell’audience engagement territoriale. Il Passaporto è scaricabile oggi on line da tutte le famiglie, ma la consegna diretta ha un valore relazionale. La scelta dell’Anagrafe torinese verrà presto emulata da altre amministrazioni”.

La Fondazione Medicina a Misura di Donna onlus lavora a fianco delle istituzioni, coinvolgendo la Comunità, nel campo dell’ostetricia e della ginecologia, per contribuire all’umanizzazione della cura e dei suoi luoghi, alla ricerca scientifica, all’innovazione tecnologica per cure sempre più personalizzate e alla promozione della prevenzione, partendo da buoni stili di vita. I risultati del percorso sono leggibili tangibilmente all’Ospedale Sant’Anna di Torino, il più grande ospedale dedicato alla donna in Europa (con oltre 7000 nati all’anno da genitori provenienti da circa 90 Paesi) che si propone come modello esportabile. Dal 2011 l’Ente ha avviato una piattaforma di ricerca–‐azione sulla relazione virtuosa fra Cultura e Salute (intesa come ben–‐essere bio–‐psico–‐sociale), chiamando a raccolta oltre 40 istituzioni culturali del territorio che, con esperti scientifici, condividono i risultati delle ricerche internazionali e progettano interventi all’interno dell’ospedale. Tra questi “Il Cantiere dell’Arte”, l’inedito percorso nato dalla collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli che sta trasformando con azioni di pittura collettiva interi reparti e aree di accoglienza dell’Ospedale, con una progettazione partecipata e il coinvolgimento di migliaia di soggetti, in primis i giovani in alternanza scuola–‐lavoro: trasformazioni che hanno inciso profondamente nel clima organizzativo e nel comportamento di chi anima la struttura. Con “Vitamine musicali”, realizzate da sei realtà di primo piano della Città, le note dal vivo accompagnano la chemioterapia, abbracciando corridoi e reparti e danno il benvenuto ai nuovi nati. Al reparto maternità ha visto la luce “Nati con la Cultura”, il “passaporto” consegnato con il kit della Salute in ospedale: un gesto con il quale i nuovi nati vengono accolti nella Comunità e la Cultura viene raccomandata alle Famiglie dai medici per una buona crescita.

La Fondazione Medicina a Misura di Donna è inoltre impegnata nella Campagna Mondiale sui social network per la Promozione della Salute della Donna (WELL! – Women Empowerment Learning Links), varata a partire dal luglio 2018 in 130 paesi dal Comitato Mondiale per la Salute della Donna e i Diritti Umani della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO), adottata in Italia dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO): per nove mesi, con un messaggio al mese, seguito da approfondimenti, vengono trattati temi centrali per la prevenzione della Salute.

I primi due mesi sono stati dedicati alla preservazione della fertilità e al counselling pre–‐concezionale, data la rilevanza degli stili di vita dei genitori, anche precedenti il concepimento, sulla Salute del nascituro, (www.figo.org/committee–‐womens–‐health–‐and–‐human–‐rights–‐whhr) –‐ www.medicinamisuradidonna.it

L’Associazione Abbonamento Musei, capofila del progetto “Nati con la Cultura”, svolge un ruolo chiave come punto di incontro delle progettualità di oltre 200 musei piemontesi. L’Associazione è infatti attiva dal 1995 con il progetto Abbonamento Musei Piemonte, l’unica tessera che consente l’accesso libero e illimitato a oltre 250 musei di Torino e del Piemonte, è valida 365 giorni apartire dalla data di acquisto ed è stata sottoscritta da oltre 130mila persone sul territorio piemontese. Da maggio 2015 il progetto si è sviluppato anche in Lombardia con la tessera Abbonamento Musei Lombardia, che oggi permette di accedere a oltre 100 musei sul territorio lombardo. Mission dell’Associazione è la valorizzazione del patrimonio culturale anche attraverso azioni e progetti di audience development.

L’Associazione Abbonamento Musei è costituita da Regione Piemonte, Città Di Torino, Fondazione Crt; il progetto Abbonamento Musei Lombardia è sostenuto da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo.

Ad oggi 32 Musei piemontesi aderenti alla Rete hanno ottenuto l’accreditamento “Nati con la Cultura per Musei Family and Kids Friendly”.

www.abbonamentomusei.it