di Mauro Gentile
Una rinnovata residenza per gli studenti che vengono da altre regioni italiane e scelgono gli atenei torinesi per affrontare il loro percorso di studio universitario. Si tratta della Sezione Po del Collegio Einaudi Torino di via Maria Vittoria 39, una struttura che mette a disposizione 150 camere singole, una camera di foresteria, 4 cucine comuni, sale studio, palestra, sala musica e una biblioteca da 40mila volumi aperta anche la sera.
Intervenendo questo pomeriggio alla cerimonia di inaugurazione della Sezione Po, l’assessore Gianguido Passoni ha ricordato che il sistema universitario torinese è cresciuto molto negli ultimi anni.
“Gli iscritti agli atenei cittadini – ha detto Passoni – sono oggi più di 100mila e, di essi, poco meno del 30 per cento viene da altre regioni italiane e dall’estero. Non si è certo trattato di un miracolo, ma – ha sottolineato l’assessore – è il frutto di proposte didattiche all’avanguardia, delle collaborazioni con industrie, del pieno sostegno garantito dalle istituzioni pubbliche e private, delle relazioni con atenei di ogni latitudine e, naturalmente, del numero e della qualità dei servizi assicurati agli studenti.
Offerta che – ha spiegato l’assessore comunale al Patrimonio – sul fronte dell’accoglienza anche la nostra Amministrazione sta contribuendo ad aumentare, varando progetti finalizzati ad incrementare la disponibilità di nuove residenze e campus. Una linea di indirizzo espressa chiaramente dal Piano di sviluppo delle residenze per studenti approvato lo scorso novembre e che, nei prossimi anni, consentirà di mettere a disposizione del sistema universitario torinese 5mila nuovi posti letti”.
La Sezione Po – che in un solo anno accademico è stata completamente riqualificata, trasformandola in un esempio di residenza universitaria all’avanguardia, soprattutto dal punto di vista della ecosostenibilità – è stata inaugurata nel 1954 e inizialmente destinata a essere la sezione femminile del Collegio Einaudi, un’istituzione con diverse sedi a Torino e che fra i suoi studenti ospiti annovera Umberto Eco, fra il 1950 e il 1954, Valentino Castellani, fra il 1954 e il 1957, e Francesco Profumo, tra il 1972 e il 1977.