Le molestie sessuali nei luoghi di lavoro sono state il tema di un seminario che la Rete cittadina dei Cug (Comitati unici di garanzia) dei principali enti pubblici del nostro territorio hanno proposto ai suoi iscritti e ai suoi vertici organizzativi questa mattina, nella Sala Bobbio di via Corte d’Appello 16.
Il convegno, dal titolo “Su la testa, giù le mani”, è stata l’occasione per presentare ai vertici delle 13 istituzioni pubbliche che ne fanno parte il Manifesto sulle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, prodotto della Rete. “Le molestie sessuali – vi si afferma – sono inaccettabili, illegali e costituiscono illeciti disciplinari. Non sono tollerate nei nostri enti”. Il manifesto sarà successivamente esposto negli enti aderenti alla Rete per evidenziare che i luoghi di lavoro devono essere sicuri e si deve tutelare il benessere di chi lavora.
Le istituzioni pubbliche che aderiscono contano circa 45mila dipendenti (Agenzia della mobilità piemontese, Agenzia Territoriale per la casa, Città della Salute e della scienza, Ordine Mauriziano, Asl città di Torino, Arpa Piemonte, Camera di Commercio, Città Metropolitana, Comune di Torino, Politecnico, Università e Regione Piemonte) che si sono costituiti in rete per la diffusione e la condivisione di buone prassi.
La tematica affrontata si inserisce in un clima generale di attenzione dei mezzi di comunicazione e del mondo dello spettacolo che, con specifici movimenti e appelli, hanno catturato l’attenzione su questa importante tematica. La campagna contro le molestie sessuali #MeToo ha dato un segnale molto forte e ha favorito l’emergere delle molestie sessuali subite dalle donne e la consapevolezza che il tema delle molestie sessuali sul lavoro riguarda tutto il mondo del lavoro e la società in generale.
Ed è proprio in questo clima di attenzione che la Rete dei Cug ha ritenuto necessario condividere e fare proprie le riflessioni sulle molestie sessuali, realizzando un seminario specifico, anche in considerazione delle recenti novità legislative (L.205/2017 art.1, c.218) e contrattuali che hanno determinato un ampliamento delle tutele per le persone che subiscono o che hanno subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro.
Durante il seminario si è riflettuto sugli aspetti culturali che sono alla base degli stereotipi nei confronti delle donne, sugli aspetti di prevenzione e tutela e sul fenomeno, ancora sottostimato e poco conosciuto delle molestie sessuali sul lavoro, anche sulla base dei dati pervenuti dalla recente ricerca Istat.
Il seminario è stato anche l’occasione per condividivere progetti e strumenti di lavoro e favorire la diffusione di azioni che possano migliorarne l’organizzazione interna per renderla sempre più rispondente ai nuovi bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori.
Al convegno sono intervenute personalità del mondo accademico torinese.