di Eliana Bert
I portici e le gallerie di Torino rappresentano con i loro 12 chilometri di arcate senza soluzione di continuità un’attrattiva turistico-culturale di livello internazionale e questa mattina è stata presentata la nuova associazione “Portici e Gallerie di Torino”.
Dopo il bando per l’individuazione del logo e dell’immagine coordinata del progetto di valorizzazione dei portici e delle gallerie di Torino – lanciato nel 2017 dalla Fondazione Contrada Torino Onlus con la partecipazione della Città – vinto dalla grafica freelance Helene Lageder, i portici sono stati protagonisti di grandi eventi realizzati in collaborazione con la Camera di commercio di Torino quali, per esempio, Portici Divini, iniziativa che ha messo in mostra le eccellenze vitivinicole del torinese e Dolci Portici, la kermesse dedicata all’arte dolciaria.
Ora si è giunti alla seconda fase con la costituzione dell’associazione “Portici e Gallerie di Torino” – attualmente composta da circa 90 soci, tra esercenti e proprietari – che sarà il veicolo per rilanciare quegli spazi con varie iniziative come la realizzazione di un sito web geolocalizzato e l’organizzazione di un calendario di eventi.
Il progetto rappresenta una grande sfida per rilanciare un insieme di attrattive architettoniche, culturali, commerciali di portata internazionale ed è un’occasione unica per coinvolgere commercianti, proprietari e cittadini in un dialogo che può generare innovazione sociale e culturale.
Sotto le volte i mille esercizi commerciali torinesi formano una vetrina capace di richiamare da ogni latitudine i turisti più esigenti. Le linee auliche dei palazzi, che raccontano tre secoli di storia dell’architettura torinese, unite a quelle dei numerosi locali storici, alle vetrine contemporanee con i marchi più prestigiosi della moda e alle attività artigianali di qualità, costituiscono un patrimonio collettivo unico e prezioso che caratterizza il capoluogo subalpino.
Fin dal Seicento si era compresa l’importanza di questa tipologia architettonica unificante che dotava la città di spazi coperti in cui sostare e socializzare. Oggi, gli stessi portici, sotto i quali si possono ammirare le bellezze del centro, soffermarsi nei dehors e dedicarsi allo shopping, continuano a essere il fulcro della vita pubblica e privata torinese