di Piera Villata
La partecipazione dei cittadini, in tutte le molteplici forme in cui essa si può sviluppare, è un elemento necessario alla coesione sociale e alla tenuta della democrazia. Già nel 1835 Alexis de Tocqueville, nel suo La Democrazia in America, la riteneva l’unico antidoto in grado di contenere l’intervento dello Stato nei diversi ambiti della società. Lo ribadiva Giorgio Gaber quando cantava che «libertà è partecipazione».
La Città di Torino ha da sempre posto massima importanza al coinvolgimento dei propri cittadini e al contributo che essi possono fornire nella gestione della cosa pubblica, ne sono esempio i tanti strumenti di partecipazione attivi, fra i quali ricordiamo DecidiTorino, una piattaforma on line su cui i torinesi possono proporre nuove iniziative e votare i progetti avanzati dalla Città, e il Progetto Co-City in cui la Città definisce un progetto da sviluppare congiuntamente al cittadino che vi partecipa attivamente.
Nel solco di questa tradizione, domani, venerdì 4 maggio dalle ore 8.30, presso l’Aula Rossa del Nuovo Polo Didattico in Corso Unione Sovietica 218/bis, sarà presentata la seconda edizione del Bilancio POP della Città di Torino, realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, grazie al progetto di dottorato sviluppato dal Dott. Valerio Brescia e dalle indicazioni del comitato scientifico (Prof. Paolo Biancone, prof.ssa Silvana Secinaro).
“Il Popular Financial Reporting è uno strumento innovativo, mutuato dalle esperienze dei paesi anglosassoni, utile alla comprensione, condivisione e decisione – ha dichiarato professor Paolo Pietro Biancone, docente di bilancio consolidato, coordinatore del corso di dottorato in Business & Management dell’Università di Torino – La sostanza è considerare il bilancio non come mero adempimento burocratico, ma come strumento di conoscenza e di strategia per le aziende, in questo caso pubbliche, mettendo i non addetti ai lavori nelle condizioni di comprendere e di partecipare alle scelte. Nell’ambito pubblico, i portatori di interesse principali, i cittadini, sono messi nelle condizioni di poter accedere ai conti con facilità e con un linguaggio semplice che stimoli la partecipazione degli stessi. Le idee e le opinioni dei cittadini, nonché la loro partecipazione attiva alle decisioni, sono una risorsa preziosa per la crescita del territorio”.
La Città di Torino ha realizzato già da diversi anni il bilancio consolidato, ancora prima che questo diventasse obbligo di legge. Il Bilancio POP rappresenta un ulteriore sviluppo di quella visione che vede il capoluogo subalpino all’avanguardia in Italia e in Europa.
Secondo l’Assessore all’Innovazione e della Città di Torino Paola Pisano “La partecipazione sviluppa un ‘senso di possibilità’ che può portare a ‘riappropriarsi’ della politica. Sotto questo profilo contribuisce dunque alla formazione di capitale sociale e di senso di appartenenza, a ricreare fiducia tra cittadini e tra questi e il sistema politico. La partecipazione consente di giungere a scelte condivise incorporando le preferenze delle comunità interessate e nel momento che sono i cittadini a definire in cosa consiste l’interesse pubblico, le scelte compiute risultano più stabili in quanto hanno una maggiore capacità di resistenza di fronte ai cambiamenti delle situazioni che si producono nel tempo”.