Sono più di mille e 100 le smart card Bip richieste online o rilasciate dai centri servizio al cliente di Gtt nella sola giornata d’avvio della campagna per promuovere la tessera elettronica che, dal prossimo mese di luglio, sostituirà il biglietto cartaceo.
A renderlo noto è stata questa mattina l’assessora ai Trasporti, Maria Lapietra, nel corso di una riunione con i Mobility Manager di numerose aziende pubbliche e private.
Per la responsabile delle politiche cittadine per la mobilità “si tratta di un risposta positiva all’operazione di dematerializzazione dei titoli viaggio che, da luglio, porterà all’abbandono progressivo del biglietto cartaceo”. Lapietra – che ha ricordato poi che le card verranno distribuite gratuitamente con un biglietto in omaggio fino al 30 aprile presso i centri servizio al cliente e, solo online, fino al 30 giugno – ha reso noto che già in 500 si sono iscritti al concorso che mette in palio 100 abbonamenti a Gtt.
Dopo l’incontro dello scorso novembre nel quale era stata presentata “Smart Mobility”, la nuova convenzione per la mobilità intermodale riservata alla aziende, studiata, messa a punto e proposta da GTT, To Bike e Car2Go, questa mattina è toccato a Moovit, l’applicazione gratuita per il trasporto pubblico presente in più di 80 Paesi e in oltre 2mila città.
La start up, che ha stretto un accordo con Città di Torino e Gtt – ha spiegato Samuel Sed Piazza, Country manager di Moovit Italia – “coniuga i dati forniti dalle aziende di trasporto pubblico locale con le informazioni in tempo reale degli utenti, permettendo di trovare la soluzione migliore negli spostamenti quotidiani”.
Per migliorare la mobilità dei dipendenti, Moovit offre anche una serie di servizi gratuiti – integrabili nel sito web o pubblicabili su schermi dislocati in luoghi aperti al pubblico (es. ospedali, università) – che consentono di conoscere sempre la dislocazione dei mezzi e organizzare meglio il proprio tempo.
Durante l’incontro l’assessora Lapietra ha poi rinnovato la richiesta di collaborazione ai rappresentanti delle aziende intervenuti in funzione della riorganizzazione della rete del trasporto pubblico cittadino, che risale ai primi anni ’80.
“L’acquisizione dei dati sulla mobilità casa – lavoro, come il conoscere con anticipo la decisione dell’apertura di nuove sedi aziendali o del riposizionamento delle attuali è utile in tal senso: le grandi aziende – ha sottolineato l’assessora – rappresentano infatti una grande parte della mobilità sistematica della città”.