di Raffaela Gentile
Grazie al progetto CO-CITY , finanziato dall’iniziativa UIA – Urban Innovative Actions e realizzato in partenariato con Università degli Studi di Torino, ANCI e Fondazione Cascina Roccafranca, l’Amministrazione comunale intende riqualificare beni immobili e spazi pubblici in condizione di degrado ed essere, nel contempo, uno strumento di lotta alla povertà e al decadimento delle aree più fragili della città.
I patti di collaborazione sono previsti dal Regolamento Beni Comuni della Città di Torino.
Tre gli ambiti in cui si sviluppano i patti di CO-CITY:
A. Periferie, culture urbane e avvio di attività in edifici in disuso
B. Piattaforme di servizio pubblico sottoutilizzate
C. Cura dello spazio pubblico.
Dal 30 settembre 2017 al 31 gennaio 2018 sono giunte in Comune 115 proposte di cittadini e associazioni che hanno a cuore la propria città.
Oggi la Giunta comunale ha deliberato l’avvio delle prime 23 di queste proposte le quali spaziano, ad esempio, dal riutilizzo di una vecchia mensa scolastica alla Falchera, al riuso di un edificio industriale abbandonato in Borgo San Paolo, passando per il potenziamento delle attività del Centro Interculturale di corso Taranto, fino alla cura dei numerosissimi giardini e aree verdi distribuiti su tutta la città.
Al tavolo di co-progettazione prenderanno parte i proponenti, i tecnici del Comune e delle Circoscrizioni che definiranno nel dettaglio le regole, i contenuti e il vero e proprio patto di collaborazione.
In tutte le circoscrizioni aree verdi, edifici pubblici sottoutilizzati che hanno delle potenzialità verranno , dunque, prese in carico da associazioni e cittadini attivi: un nuovo modo di amare la propria città, frutto un percorso progettuale partecipativo volto a migliorare la qualità della vita di tutta la comunità.
Le proposte dettagliate sono visibili sul sito della città all’indirizzo:
www.comune.torino.it/benicomuni/co-city.