Le biciclette del bike sharing free floating, una volta utilizzate, non potranno essere parcheggiate senza regole. Le due ruote dovranno essere lasciate, ordinate in aree dedicate oppure, se al di fuori di esse, non essere d’intralcio ai pedoni e, più in generale a chi si muove in città, così come stabiliscono le norme del Codice della Strada.
La Giunta Comunale, con una delibera approvata questa mattina, su proposta di Maria Lapietra, assessora alla viabilità e ai trasporti, ha stabilito le linee di indirizzo alle quali il Comune dovrà attenersi nella stesura dell’avviso pubblico per individuare gli operatori che nei prossimi 12 mesi gestiranno a titolo sperimentale il servizio free floating di biciclette condivise.
Le aziende selezionate faranno parte, insieme con i rappresentanti della Città, di un Tavolo tecnico che monitorerà e analizzerà il servizio, valutando le azioni idonee al suo miglioramento e, nel caso, al superamento di eventuali criticità.
È inoltre previsto che i gestori del free floating – che potranno mettere in circolazione ciascuno fino a un massimo di 5mila biciclette – realizzino investimenti per un valore parametrato a 20 euro per ciascun mezzo della propria flotta. Si tratta della fornitura e la posa di archi portabici, di campagne di comunicazione o di piccoli lavori sulle piste ciclabili.
“La crescita degli spostamenti con mezzi ecosostenibili, a piedi e con il trasporto pubblico è un’opportunità importante per ridurre il traffico e lo smog: andare in bicicletta fa bene all’ambiente e alla salute – ha commentato l’assessora ai Trasporti e alla Viabilità Maria Lapietra –. “La sperimentazione sul free floating ci offrirà la possibilità di studiare flussi e itinerari dei ciclisti, dati utili anche per miglioramento della sicurezza e nell’implementazione di percorsi dedicati”.