Un nuovo polo medico, scientifico e della didattica universitaria con annessi studentati che, una volta realizzato, potrà assicurare alla comunità piemontese terapie innovative e qualità di cure, nonché la possibilità di sperimentare nuove metodologie per sconfiggere patologie complesse con tecnologie sanitarie all’avanguardia. Il tutto in una dimensione di integrazione urbana con il quartiere, attraverso percorsi di mobilità sostenibile e spazi verdi.
E’ questo l’obiettivo dell’accordo di programma che sarà sottoscritto tra la Città, la Regione Piemonte, Città della Salute della scienza, Università, FS Sistemi Urbani e FS Italiane Spa che è stato approvato oggi dalla Giunta, su proposta della sindaca Chiara Appendino e dal vicesindaco Guido Montanari, e che dovrà passare entro i prossimi trenta giorni al vaglio del Consiglio Comunale.
“Si tratta di un’operazione di grande portata urbanistica, importante per il riordino di una vasta porzione di territorio nel quartiere Lingotto e Nizza Millefonti, in un contesto che coinvolge anche il Palazzo Unico della Regione e il centro espositivo Oval – sottolinea il vicesindaco -. L’ambito del Parco della Salute è delimitato da un perimetro che, insieme alla nuova sede regionale, misura all’incirca 314 mila metri quadrati ed è delimitato dalle vie Nizza, Farigliano, Canelli, Passo Buole, dal sedime ferroviario e dall’area Lingotto Fiere. Quattro saranno i poli funzionali interconnessi: quello della sanità e della formazione clinica, dei poli della ricerca, della didattica e della foresteria. Si tratta della sistemazione di una consistente parte della Città all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione. Gli investimenti saranno finanziati dallo Stato per 250 milioni e dalla Regione per 12 milioni e mezzo, mentre i restanti fondi necessari saranno reperiti in partenariato pubblico privato”.
Il Comune di Torino ha collaborato con tempestività per consentire di dare il via ai progetti preliminari, e già nell’ottobre dello scorso anno ha approvato la variante urbanistica necessaria alla futura realizzazione, vincolando la trasformazione alle prospettive di riutilizzo dell’attuale area del distretto ospedaliero Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita.
Ora l’accordo di programma, che recepisce le indicazioni espresse nella delibera varata nell’autunno dello scorso anno, conferma l’impegno teso a rifunzionalizzare il complesso delle attuali strutture sanitarie. La riorganizzazione del polo ospedaliero e del Parco della Salute dovrà infatti prevedere la contestuale progettazione e riutilizzazione delle aree del distretto sanitario delle Molinette, sempre all’insegna della fruizione pubblica, con residenze, spazi commerciali, in un contesto ambientale e paesaggistico caratterizzato dal vicino fiume e dalla collina torinese.
E’ la condizione necessaria per promuovere e orientare la riconversione degli edifici dismessi. In particolare la riqualificazione del complesso delle Molinette e del Sant’Anna dovrà essere guidata da uno studio unitario e sarà prioritariamente finalizzata a renderlo parte integrante del tessuto cittadino, mantenendo l’impianto originario di valore storico, dando rilievo ai percorsi interni e creando spazi pubblici e aree verdi, d’intesa con la Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio. Con riguardo al complesso del Regina Margherita è stata confermata la possibilità di procedere alla demolizione.
Per la realizzazione del futuro Parco della Salute sarà a cura della Città la sistemazione viaria complessiva e l’insediamento di strutture destinate all’housing sociale – residenze protette, centri per la riabilitazione, attività espositive, attività ricettive e commerciali. Sono inoltre previste attività commerciali di vicinato in luogo delle grandi strutture di vendita.
Inoltre dovranno essere individuate le migliori soluzioni progettuali nel rispetto della sostenibilità ambientale ed energetica.
“Al fine di creare un elevato livello di qualità urbana è nostra intenzione – sottolinea il vicesindaco Montanari – impegnarci a garantire una presenza significativa di spazi verdi in piena terra a fronte dell’Oval e del Lingotto verso Sud, e connessioni verdi tra via Nizza e il collegamento con la Stazione Lingotto”.
Nelle more della realizzazione del disegno complessivo del Parco della Salute al fine di garantire la continuità e l’adeguatezza dell’assistenza sanitaria-ospedaliera, sarà possibile utilizzare, anche attraverso una progettazione modulare, le aree Molinette, Sant’Anna, Regina Margherita e potrà essere valutato l’utilizzo dell’area Bacigalupo, all’incrocio tra corso Spezia e via Ventimiglia, attualmente destinata a servizi pubblici.
(bozzetti – Politecnico di Torino)