di Antonella Gilpi
Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno riducono la mortalità cardiovascolare e, secondo i dati medici piemontesi, chi beve caffè ha un umore migliore, meno ansia, riposa meglio, non ha pressione e colesterolo più alti.
Questa e altre novità inaspettate verranno discusse il 27 e 28 ottobre nelle XXIX Giornate Cardiologiche Torinesi “Advances in cardiac arrhytmias and great innovation in cardiology” presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale.
L’evento, divenuto ormai un polo di interesse per la cardiologia mondiale, punterà soprattutto sulla prevenzione e avrà come ospiti i cardiologi della Mayo Clinic di Rochester (Minesota) e i maggiori esperti europei provenienti da Germania, Francia e Svizzera. L’iniziativa è organizzata e diretta da Fiorenzo Gaita, direttore della cattedra di Cardiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Sudi di Torino e direttore della Cardiologia dell’Ospedale Molinette e da Sebastiano Marra, direttore del Dipartimento cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino.
“Certamente possiamo affermare che negli ultimi che negli ultimi 30 anni la mortalità per cause cardiovascolari si è dimezzata grazie soprattutto alla correzione dei fattori di rischio e perché abbiamo a disposizione nuovi farmaci, – spiega il dottor Sebastiano Marra – nuove tecniche chirurgiche ma per i ¾ il merito è la prevenzione ed è su questo fattore che noi medici dobbiamo impegnarci”.
Al convegno si parlerà anche di ciò che fa bene alla salute del nostro cuore e dell’organismo in generale ed in questo senso la novità più interessante è costituita dal caffè.
“Tre imponenti lavori, una metanalisi e due importanti ricerche – afferma Sebastiano Marra – hanno dimostrato gli effetti positivi del caffè indipendentemente dalla caffeina.
Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno anche decaffeinato, riducono la mortalità cardiovascolare in follow up che vanno da 10 a 18 anni. A lungo termine, bere caffè ha un effetto positivo.
Il lavoro di metanalisi condotto negli Stati Uniti, rivela che anche la mortalità per tumore viene significativamente ridotta.
Il risultato non è legato alla presenza della caffeina, ma alle sostanze antiossidanti che sono contenute nel chicco di caffè, sostanza con più antiossidanti esistente in natura”.
Analoghi effetti positivi sulla salute del cuore, seppur di più lieve entità, si riducono all’assunzione del cioccolato fondente all’85/90%.
Il meeting, patrocinato dalla Città di Torino, offre anche un decalogo salvacuore: smettere di fumare, camminare di più, tenere sotto controllo il peso corporeo, alimentarsi meglio con cibi più sani, controllare periodicamente colesterolo e glicemia, pressione, diminuire la quantità di sale nel cibo, bere caffè fino a 4 o 5 tazzine al giorno, mangiare cacao fondente, dormire un numero adeguato di ore, ridurre lo stress.
Info: www.cardiologiamolinette.it