di Mauro Marras
Torino ha adottato oggi le misure antismog previste dall’Accordo di programma sottoscritto il 9 giugno scorso dalle quattro maggiori regioni della Pianura Padana e dalla stessa Città di Torino, insieme a Bologna e Milano. In attesa del Piano per la qualità dell’aria della Regione Piemonte, la Giunta comunale, su proposta dell’assessore Alberto Unia, ha deciso di fare il primo passo, approvando un piano che entrerà in vigore venerdì prossimo.
I tecnici e gli amministratori del Comune hanno incontrato, nel corso dell’estate, la Regione Piemonte, le associazioni di categoria dei commercianti e la Città Metropolitana per condividere e concertare una strategia comune. L’applicazione del Piano regionale, una volta approvato, sarà obbligatoria per tutti i Comuni piemontesi con popolazione superiore ai 20mila abitanti e per i comuni che fanno parte dell’area urbana torinese. La Città di Torino conferma le misure introdotte durante l’ultima stagione invernale, con il blocco diurno dei veicoli diesel fino all’Euro 4 al manifestarsi del primo livello d’emergenza, a cui si aggiungeranno i motori Euro 5 al raggiungimento del secondo livello; in entrambi i casi verrà mantenuta la finestra pomeridiana per i veicoli commerciali. Si è aggiunto un terzo livello, che prevede il blocco totale dei veicoli a motore, con qualsiasi alimentazione ma mantenendo le deroghe per i mezzi ecologici, al verificarsi di 20 superamenti quotidiani. Una misura estrema che si spera di non dover applicare. L’unità di misura di riferimento per le eventuali azioni che si renderanno necessarie è il superamento della soglia di 50 microgrammi al metro cubo, come concordato nel protocollo di bacino padano; da quest’anno, infatti, le azioni di contenimento del traffico saranno inasprite in base ai giorni continui di superamento di tale soglia, allo scopo di evitare impennate dei valori massimi di inquinamento e contenere il protrarsi dei superamenti giorno dopo giorno. Questi i tre livelli di attenzione, fatte salve le disposizioni comunali correnti relative alle Zone a Traffico Limitato (ZTL) e quelle relative ai diesel fino ad euro 2. Al raggiungimento consecutivo per 4 giorni del valore limite giornaliero pari a 50 μg/m3 (livello “arancio”) saranno attivi i seguenti provvedimenti:
- limitazione della circolazione urbana per le autovetture private ad alimentazione diesel e di classe emissiva inferiore o uguale ad Euro 4, valida tutti giorni della settimana (festivi compresi) dalle ore 8 alle ore 19;
- limitazione della circolazione urbana per i veicoli commerciali (categorie N1, N2 ed N3) ad alimentazione diesel e di classe emissiva inferiore o uguale ad Euro 4, valida tutti giorni della settimana (festivi compresi) dalle ore 8.30 alle 14 e dalle ore 16 alle 19 nei giorni feriali e dalle ore 8.30 alle 15 e dalle ore 17 alle 19 nelle giornate di sabato e festive;
- divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa, se in presenza di impianto di riscaldamento alternativo, con prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle;
- divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò, barbecue e fuochi d’artificio) di combustioni all’aperto;
- introduzione del limite a 19°C (con tolleranza di 2°C) per le temperature medie negli edifici pubblici, nelle abitazioni, negli spazi ed esercizi commerciali;
- divieto per tutti i veicoli di sostare con il motore acceso;
- divieto di spandimento dei liquami zootecnici e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe;
Al raggiungimento consecutivo per 10 giorni del valore limite giornaliero pari a 50 μg/m3 (livello “rosso”) saranno attivi i seguenti provvedimenti, in aggiunta a quelli indicati al livello arancio:
- estensione della limitazione della circolazione urbana per le autovetture private e per i veicoli commerciali ad alimentazione diesel e di classe emissiva Euro 5. Le giornate e gli orari di validità dei provvedimenti sono i medesimi del livello arancio;
- divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo) aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle.
Al raggiungimento consecutivo per 20 giorni del valore limite giornaliero pari a 50 μg/m3 (livello “viola”) si dispone, in aggiunta ai provvedimenti dei precedenti livelli, l’estensione della limitazione della circolazione per tutte le autovetture private e per tutti i veicoli commerciali indipendentemente dal tipo di alimentazione e classe emissiva ma mantenendo le deroghe per i mezzi ecologici. Le giornate e gli orari di validità del provvedimento sono i medesimi del livello arancio.
Oltre ad adottare tali misure temporanee, Torino intende accogliere le misure strutturali previste dall’Accordo di bacino padano, che si applicano dal 1 ottobre al 31 marzo d’ogni anno: dall’1 ottobre del 2018 sarà limitata la circolazione dei veicoli diesel fino a Euro 3 nella fascia diurna dei giorni feriali (dal lunedì al venerdì). La data dell’1 ottobre del 2020 segnerà l’estensione del divieto di circolazione nella fascia diurna dei giorni feriali ai veicoli diesel Euro 4. Dal 1 ottobre 2025 tale divieto sarà esteso agli Euro 5.A queste misure che riguardano il traffico veicolare, si aggiungono altre misure rivolte agli impianti di riscaldamento, che riguardano impianti a biomassa, a pellet e la combustione all’aperto, applicate a partire dal 1 ottobre 2018 (e sempre fino al 31 marzo dell’anno successivo). L’informazione ai cittadini sarà continua e tempestiva. L’eventuale inasprimento o sospensione dei provvedimenti sarà annunciato il giorno prima, in base ai superamenti rilevati dalle stazioni automatiche sul territorio di Torino. Tutti i canali di informazione della città saranno impiegati per raggiungere rapidamente il maggior numero di persone; molto importante sarà l’apporto dei mezzi di informazione per il raggiungimento dell’obiettivo principale di questa complessa macchina: il mantenimento della qualità dell’aria e la salvaguardia della salute dei cittadini.