di Mauro Gentile
Approvato questa mattina dalla Giunta di Palazzo Civico il piano di interventi finalizzato all’eliminazione degli elementi di squilibrio finanziario (che evita procedure di predissesto) accertati dalla Corte dei Conti sul Rendiconto 2015 e sul Bilancio di previsione 2016-2018. Il provvedimento passerà nei prossimi giorni al vaglio del Consiglio comunale per il sì definitivo.
Il piano, di durata quadriennale, prevede nello specifico una serie di interventi per ridurre l’indebitamento complessivo, rinunciando all’accensione di nuovi mutui nel biennio 2018-2019, per contenere la spesa corrente garantendo comunque un adeguato standard qualitativo dei servizi essenziali assicurati ai cittadini, per ridurre l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria e dell’ammontare dei residui attivi mediante radiazioni di quelli insussistenti o inesigibili.
Tra le altre operazioni previste, la creazione di un apposito servizio e la contestuale revisione delle prassi operative per migliorare l’attività e aumentare la riscossione delle entrate, la razionalizzazione della gestione delle entrate non ricorrenti con uno specifico progetto legato alla riscossione delle sanzioni per violazione del Codice della strada, il riassetto del sistema societario e finanziario in materia di trasporti pubblici, interventi nell’ambito delle entrate straordinarie, l’approvazione del piano di revisione degli organismi partecipati, la verifica complessiva delle garanzie fideiussorie e delle lettere di patronage, la gestione dei fondi vincolati, l’attuazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e di un piano di alienazioni immobiliari.
A proposito di quest’ultima misura, nella stessa riunione di Giunta, è stata approvata una delibera che dà corso a un piano straordinario quadriennale di dismissioni immobiliari, da attuarsi progressivamente tramite un programma di razionalizzazione e di valorizzazione dei beni che ne consenta, in alternativa, il miglior utilizzo o l’alienazione attraverso asta pubblica. Il valore complessivo del patrimonio alienabile, costituito da un’ottantina di beni tra terreni, appartamenti, locali commerciali, fabbricati e compendi è stimato in oltre 73 milioni di euro.
Il piano di riequilibrio finanziario approvato stamani non prevede l’aumento della pressione fiscale sui cittadini, mentre assicura il mantenimento di sgravi e agevolazioni, con possibili rimodulazioni. Nell’ambito dei servizi, pur garantendone prestazioni adeguate alle esigenze, è ipotizzata una riduzione della spesa tra il 6% e l’8% da ottenere attraverso l’esternalizzazione dei servizi oppure riportandoli sotto la diretta gestione comunale. Per quanto riguarda le risorse umane dell’ente, è previsto il blocco biennale delle assunzioni, ma nel 2018 saranno comunque banditi concorsi che consentiranno, una volta finito il blocco, di inserire nuovo personale.
Ogni sei mesi, Palazzo Civico presenterà alla Corte dei Conti un puntuale report sull’andamento del piano di riequilibrio finanziario dell’ente.