di Michele Chicco
Il reinserimento lavorativo nei locali di proprietà comunale adibiti a bar e ristorazione all’interno del Palazzo di Giustizia di soggetti detenuti e di persone condannate che hanno già scontato la pena. Questo è l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato al Palagiustizia fra Città di Torino, Corte d’Appello, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Provveditorato Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Procura Generale della Repubblica, Garante dei Diritti delle Persone private della libertà e Casa Circondariale Lorusso e Cutugno.
Il Comune di Torino, infatti, nei prossimi mesi assegnerà in concessione a uso commerciale il locale bar con una procedura di evidenza pubblica riservata a cooperative sociali il cui scopo sia l’integrazione sociale e professionale delle persone detenute ed ex detenute.
La concessione durerà sei anni, rinnovabile, e la valutazione delle offerte sarà effettuata congiuntamente con i referenti del Ministero della Giustizia – Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria – Provveditorato Regionale Piemonte Liguria e Valle D’Aosta e della Casa Circondariale. Per l’aggiudicazione dello spazio, oltre a valutare l’offerta economicamente più vantaggiosa, sarà anche presa in considerazione la proposta progettuale più interessante, che tra l’altro tenga conto della formazione del personale e della ricaduta culturale sulla cittadinanza.
Nell’accordo viene riservata, in via sperimentale, almeno per i primi due anni di avvio del servizio, una porzione di circa 60 mq del locale bar esclusivamente a iniziative di carattere non commerciale, che verranno individuate in collaborazione con il Garante cittadino delle persone private della libertà. Le attività saranno orientate a progetti culturali artistici e formativi che permettano di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei diritti delle persone private della libertà personale e della umanizzazione della pena detentiva.
Presenti alla cerimonia della firma del Protocollo la Sindaca di Torino, Chiara Appendino, il Presidente della Corte d’Appello di Torino, Arturo Soprano, il Provveditore del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, Liberato Guerriero, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Torino, Francesco Enrico Saluzzo, il Direttore della Casa Circondariale Lorusso e Cutugno, Domenico Minervini e la Garante dei Diritti delle Persone private della libertà della Città di Torino, Monica Cristina Gallo.