di Marco Aceto
Trentotto tappe tutte in sella a una bicicletta per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui diritti umani e sulla Dichiarazione Universale. Questa è in sintesi l’idea di Vittorio Barbanotti, sessantacinquenne milanese, che dopo l’impresa della Milano – Roma del 2015, si è rimesso a pedalare per portare il suo messaggio anche oltre confine. Infatti Vittorio attraverserà anche la Svizzera, la Francia e in fine il Belgio, dove a Bruxelles sarà ricevuto da una delegazione italiana di parlamentari europei alla quale consegnerà copia del suo Appello con tutte le firme raccolte.
Oggi il suo viaggio ha fatto tappa a Torino, dove questa mattina ha presentato agli assessori Roberto Finardi e Marco Giusta la sua “Pedalata Longa per i Diritti Umani”. “La mia idea – ha esordito Barbanotti – è nata per cercare di socializzare la gente affinché certi episodi possano diminuire. Mi riferisco al femminicidio o al bullismo o ad altre violazioni dei Diritti Umani che sono all’ordine del giorno. Se devo essere sincero, ho scoperto la bicicletta un po’ tardi. Mi sono approcciato allo sport attivo grazie a una mia fidanzata che mi ha invogliato a correre. Poi ho praticato quattro discipline orientali e infine mi sono innamorato della bicicletta. Spero che con la Pedalata Longa molte amministrazioni pubbliche sottoscrivano il mio appello per l’introduzione dell’insegnamento dei diritti umani nelle scuole”. “L’iniziativa di Vittorio – ha sottolineato l’assessore Finardi – è apprezzata e plaudita. In particolare sono lieto che si svolga con caratteristiche sportive, ovvero attraverso una pedalata longa che da Rho arriva a Strasburgo in 38 tappe. Ancor più questa modalità evidenzia come lo sport stesso sia un ottimo veicolo ed esempio proprio di quei valori che l’iniziativa vuole mettere in risalto”.”Accogliamo con grande interesse e favore lo spirito dell’iniziativa della Pedalata Longa e l’obiettivo di promuovere nelle scuole l’insegnamento dei Diritti Umani. – ha dichiarato l’assessore Marco Giusta. Le nuove generazioni partono da condizioni di vantaggio in quanto crescono in un ambiente ricco di diversità: sta a noi dar loro gli strumenti per comprendere, rispettare e valorizzare questa diversità nella costruzione della Torino di domani”.
La “Pedalata Longa” è patrocinata dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta e da Medici Senza Frontiere. Durante la sua permanenza a Torino, Vittorio sarà ricevuto da alcuni rappresentanti dell’ Istituto “Sereno Regis” e Casarcobaleno e domani incontrerà, a partire dalle 18 al Cecchpoint, la Rete delle Case del Quartiere (https://www.facebook.com/events/267408870443983/ o http://www.retecasedelquartiere.org/la-pedalata-diritti-umani-incontra-la-rete-delle-case/).