Eni e La Città insieme a GTT – Gruppo Torinese Trasporti e
Amiat, società del Gruppo Iren, hanno firmato oggi un accordo per avviare un progetto di
sperimentazione su larga scala basato sull’utilizzo da parte degli autobus torinesi di Eni Diesel+, il
nuovo carburante che contiene il 15% di componente rinnovabile e che, grazie all’intesa
siglata oggi, verrà fornito all’azienda torinese di trasporto pubblico allo stesso costo del gasolio
finora utilizzato dai mezzi in servizio sulla rete urbana. Eni si è infatti aggiudicata la gara per la
fornitura dei combustibili agli autobus.
Fino al 31 ottobre gli autobus della flotta cittadina di GTT, complessivamente 650 mezzi riforniti attualmente con gasolio tradizionale, utilizzeranno il nuovo
combustibile che, sulla base delle ricerche effettuate da Eni, permette di ridurre in modo sensibile
le emissioni inquinanti – in particolare idrocarburi incombusti, ossido di carbonio e particolato -, di
mantenere pulito il motore e di consentire una efficienza di combustione sempre ottimale,
determinando, di conseguenza, una riduzione degli interventi di manutenzione dei motori, nonché
di ottenere una riduzione dei consumi fino al 4%, in conseguenza dell’elevato potere calorifico.
GTT testerà sul campo il nuovo carburante segnalando a Eni ogni eventuale variazione di
funzionamento o comportamento che dovesse riscontrare sui propri mezzi nel corso del periodo di
sperimentazione. Un autobus della sua flotta sarà poi impiegato nei laboratori Eni a San Donato
Milanese per svolgere, in collaborazione e con la supervisione dell’Istituto Motori del CNR di
Napoli, altri test sperimentali, finalizzati a validare l’impatto positivo dell’utilizzo di Eni Diesel+ in
termini di riduzione di emissioni inquinanti e di efficienza di combustioni.
La Città di Torino – che lo scorso marzo ha aderito alla Dichiarazione di Siviglia, documento con
il quale oltre 60 amministrazioni locali europee si sono impegnate a incoraggiare politiche di
“economia circolare” all’interno delle città – promuoverà infine la raccolta degli oli spenti di frittura
delle utenze domestiche. Amiat contribuirà, in accordo con la Città di Torino, alla promozione fra i
cittadini della raccolta degli oli vegetali usati, anche attraverso il posizionamento di eventuali nuovi
punti di raccolta sul territorio. Dopo un trattamento di purificazione da effettuare presso aziende
specializzate l’olio esausto recuperato potrà essere trasformato in biocarburante presso la
Raffineria Eni di Venezia e quindi utilizzato per alimentare i mezzi pubblici del territorio del
Comune e contribuire così alla riduzione delle emissioni inquinanti, consentendo altresì di mettere
in atto un esempio concreto di valorizzazione di scarti di consumi.
Eni ha infatti realizzato a Venezia, con un brevetto tutto italiano, il primo esempio al mondo di
conversione di una raffineria convenzionale in bioraffineria, cioè in grado di trasformare materie
prime di origine biologica, inclusi gli oli vegetali usati e rigenerati, in biocarburanti di alta qualità. A
breve quindi gli oli usati dei cittadini torinesi potrebbero essere utilizzati quali carburanti per i mezzi
di trasporto pubblico, costituendo un virtuoso e concreto esempio di economia circolare.
Eni prevede di coprire l’intero fabbisogno italiano di biocarburanti entro il 2020, grazie anche allo
start up della raffineria di Gela, e di produrre energia e carburanti anche da materie prime
avanzate, quali rifiuti e grassi animali, ricorrendo a tecnologie innovative.