Si è aperta questa mattina l’edizione numero trenta del Salone Internazionale del Libro di Torino. Da oggi, e fino a lunedì 22 maggio, i 45mila metri quadrati di superficie espositiva di Lingotto Fiere ospitano più di 400 stand, oltre un migliaio di case editrici e, complessivamente, mille e 200 appuntamenti sparsi tra sale e laboratori didattici.
Nel corso della conferenza che ha dato il via ufficiale la kermesse libraria del capoluogo piemontese, la sindaca Chiara Appendino non ha nascosto emozione e soddisfazione insieme, sottolineando che “il Salone che inauguriamo questa mattina è la dimostrazione più bella, più evidente che Torino non solo è la città del libro, ma una comunità che ha saputo lavorare per proteggere qualcosa che ritiene prezioso. Un vero e proprio pezzo della propria storia, della propria identità”.
La prima cittadina ha anche ricordato che “tutti insieme abbiamo superato ostacoli che solo qualche mese fa apparivano invalicabili e che sembravano mettere a rischio la realizzazione stessa di questo evento, che non fa solo parte della storia di Torino, ma di questa nazione”.
“Oggi – ha detto ancora Chiara Appendino – siamo qui, a presentare una kermesse rinnovata, più vitale e vivace, che si rivolge anche e soprattutto alle nuove generazioni, ricca di novità editoriali e aperta a contaminazioni che abbracciano la produzione culturale nella sua complessità. Libri, certo, ma anche musica – soprattutto jazz -, comunicazione digitale, innovazione, economia e tanto altro ancora. E con una sezione Off che, con centinaia e centinaia di iniziative, abbraccia l’intera città che a sua volta, sono certa, saprà ricambiare con il dovuto affetto, interesse e grande partecipazione.”
Qui il discorso completo della sindaca Appendino per la conferenza di apertura del Salone del Libro