di Michele Chicco
Il concerto “TRA L’ERBE E I ZEFFIRI” di domenica ha chiuso il Festival Antonio Vivaldi che ha proposto, dal 5 al 23 aprile, oltre 30 eventi artistici fra opera, concerti, cinema, mostre e incontri
Tutti i concerti hanno registrato una grandissima presenza di pubblico, comprese le mostre, gli incontri e le proiezioni delle due pellicole al Cinema Massimo di via Verdi.
“Una fra le caratteristiche più rilevanti di questo festival e anche del suo successo– ha evidenziato l’Assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Leon – è il coinvolgimento di tante realtà culturali, e non soltanto musicali, che hanno permesso di creare un programma così vasto. Sono, infatti, ben 21 le Istituzioni e associazioni che sono state coinvolte. Un vero e proprio sistema che credo sia davvero un esempio di grande coesione di intenti che sarà da modello anche per altri eventi culturali”.
Grande successo hanno riscontrato anche le dirette su Facebook. Questa formula innovativa ha raggiunto l’obiettivo di coinvolgere nuove fasce di spettatori e di promuovere il Festival Antonio Vivaldi e Torino. Infatti, oltre 45mila sono state, ad oggi, le visualizzazioni su Facebook, avvicinando Antonio Vivaldi a nuovi pubblici. Il format su Facebook, a cura della Città di Torino, ha dato la possibilità di ascoltare una breve presentazione del concerto, con il contributo di un’intervistatrice e di un artista, assistendo ai primi minuti dell’esibizione musicale.
“Il fatto entusiasmante – ha sottolineato Gastón Fournier-Facio coordinatore del Festival Antonio Vivaldi – è che sono andati esauriti tutti i concerti. Sapevamo della grande popolarità della musica del Prete Rosso, ma vedere tutta Torino, giorno dopo giorno, seguire con tale entusiasmo, al di là di ogni aspettativa, ognuna delle diverse manifestazioni di un Festival così denso e nutrito, è un fatto incoraggiante, che dimostra ancora una volta lo spessore della cultura torinese”.
Il Teatro Regio , grazie alla la casa discografica Dynamic, nell’estate metterà in vendita il dvd dell’opera di Vivaldi L’Incoronazione dei Dario, registrata durante il Festival, a testimonianza della grande importanza dell’opera vivaldiana, che non era mai stata rappresentata in forma scenica a Torino prima di questo Festival.
La mostra “L’approdo inaspettato” dedicata ai 27 volumi manoscritti in gran parte autografi del Compositore nell’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria di piazza Carlo Alberto rimarrà visibile al pubblico fino al 15 luglio.
Il Festival Antonio Vivaldi è la seconda esperienza di manifestazione monografica, interdisciplinare e collegiale di diverse istituzioni culturale torinesi, realizzata in collaborazione con la Città di Torino. Infatti, già l’anno scorso fu organizzato il Festival Alfredo Casella, dedicato al più importante compositore torinese (1883-1947). Il Festival Casella ha recentemente ricevuto il prestigioso Premio Abbiati per la migliore iniziativa musicale dell’anno 2016.
Il Festival Antonio Vivaldi è un progetto della Città di Torino in stretta collaborazione ’Archicembalo, Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Teatro Regio Torino, Associazione Arianna, Fondazione Cosso, Academia Montis Regalis, Associazione Concertante – Progetto Arte&Musica, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Associazione Baretti, Orchestra Filarmonica di Torino, Associazione Culturale Organalia, Unione Musicale, Accademia del Santo Spirito, Museo Nazionale del Cinema, Università degli Studi di Torino, Accademia Corale Stefano Tempia, Conservatorio” Giuseppe Verdi” di Torino, De Sono Associazione per la Musica.
Vivaldi e Torino sono storicamente legati da una relazione singolare, unica e straordinaria. Infatti, nonostante il compositore veneziano non abbia avuto con la città una frequentazione assidua, il destino ha voluto che la quasi totalità dei suoi manoscritti sia conservata alla Biblioteca Nazionale Universitaria di piazza Carlo Alberto.
Come per molti compositori barocchi, dopo la sua morte il suo nome e la sua arte sono caduti nell’oblio e solamente grazie alla ricerca di alcuni musicologi del secolo scorso, come Arnold Schering, Marc Pincherle, Luigi Torri, Alberto Gentili, a cui si deve il recupero e la conservazione nella Biblioteca Nazionale di Torino dei manoscritti vivaldiani, e successivamente Alfredo Casella, Vivaldi è riemerso diventando ormai da parecchi decenni uno dei compositori più noti ed eseguiti al mondo.
Antonio Vivaldi, nato a Venezia nel 1678 e scomparso a Vienna nel 1741, è stato uno dei più apprezzati violinisti del suo tempo e uno dei più grandi compositori di musica barocca. È considerato il più influente e originale musicista italiano della sua epoca che ha contribuito allo sviluppo del concerto, soprattutto solistico, alla tecnica del violino e specialmente è stato uno dei padri dell’orchestrazione.