di Mauro Gentile
Rinnovata la convenzione tra la Città di Torino e Save di Children che, due anni fa, aveva permesso di aprire nel capoluogo piemontese il centro CivicoZero: uno spazio di incontro e di attività, ludiche e culturali, dedicato a quei giovanissimi immigrati (minorenni per età, ma spesso con alle spalle esperienze drammatiche che hanno già segnato profondamente la loro vita), che giungono nella città della Mole alla ricerca di un luogo che possa offrire loro l’opportunità di poter progettare una vita serena, oppure sono di “passaggio” e il loro obiettivo è quello di raggiungere altri paesi.
Questa mattina l’esecutivo di Palazzo Civico ha approvato una delibera presentata dall’assessora al Welfare, Sonia Schellino, che consente di proseguire la collaborazione tra l’Amministrazione comunale e l’organizzazione internazionale che, ormai da quasi un secolo, si dedica a salvare la vita dei bambini e a tutelarne i diritti in tutto il mondo.
Il centro CivicoZero Torino occupa tre stanze al piano terreno di piazza della Repubblica 22, offre accoglienza e servizi per tutta la giornata e impiega dieci persone tra educatori, mediatori culturali, operatori sociali e volontari, mentre sono una quarantina i ragazzi che si presentano ogni giorno per seguire le attività proposte dal centro: dai momenti di socializzazione e formativi, come i corsi di lingua italiana e di fotografia, agli insegnamenti più pratici sulle norme di comportamento e sul modo corretto con cui rapportarsi con le altre persone, alle attività culturali e sportive che prevedono visite alla città, ai suoi musei, nuotate in piscina, partite di calcio e altro ancora.
Il centro è frequentato prevalentemente da maschi tra i quattordici e i diciassette anni, in maggioranza di origine egiziana o provenienti dall’Africa sub-sahariana o dal continente asiatico, pakistani e curdi soprattutto. La maggior parte di loro, per il periodo di permanenza nel capoluogo piemontese, è ospite di comunità per minori o affidata a famiglie.
“CivicoZero Torino – sottolinea l’assessora al Welfare, Sonia Schellino – è il prodotto di un progetto e di un lavoro condotto in piena e proficua collaborazione dall’Amministrazione comunale, che mette a disposizione locali, una parte delle risorse professionali e la sua pluriennale esperienza nell’ambito dei percorsi di accoglienza e protezione dei minori migranti, e dall’organizzazione Save the Children che, oltre ad essere presente in molte delle aree di crisi dalle quali provengono i giovani immigrati, è impegnata da anni nel monitoraggio e nel supporto alle attività di accoglienza e protezione svolte lungo le coste del Mediterraneo e nelle grandi città del nostro Paese.”