di Marco Aceto
Le buone notizie per il canottaggio piemontese arrivano dalla Società Canottieri Armida che con un proprio equipaggio, nella categoria Open Mixed, ha ottenuto il primo posto alla International Budapest Cup Regatta.
A comporre il team – guidato dai tecnici Filippo Cardellino e Vittoria Cernuschi che sono riusciti, anche questa volta, a togliersi una grande soddisfazione – Andrea Appendino, Matteo Bianchi, Matteo Bongiovanni, Marta Casetta, Umberto Giacone, Margherita Merlo, Alessandro Rossi e Lorenzo Sforza, insieme a Francesco Faiella, Giovanni Rastrelli e Manuel Vaccaro (gli ultimi tre non impegnati nella trasferta magiara). Da ricordare che Appendino, Casetta, Merlo e Sforza hanno preso parte anche alla gara promozionale indoor al remoergometro organizzata in collaborazione con la Hungarian Down Foundation.
Un successo per il quale la Società Canottieri Armida ha voluto ringraziare il due volte campione olimpico e mitico timoniere Giuseppe Di Capua “per la sua collaborazione che – spiegano – ha permesso ai nostri ragazzi di migliorare in maniera evidente.” Per loro, primo equipaggio a essere composto interamente da persone con disabilità intellettive relazionali che partecipano a regate internazionali, a fine gara anche una foto col presidente della FISA Jean-Chistophe Rolland.
Quella di Budapest è stata per gli atleti torinesi, che in questa trasferta la squadra ha viaggiato senza il supporto delle famiglie, una grande esperienza di vita, oltre che di sport.
Domenica scorsa, in occasione della Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, la Società Canottieri Armida ha aderito alla campagna “sfidAutismo2017”.