di Piera Villata
Prezzi stabili a Torino rispetto al mese di febbraio. È quanto emerge dall’anticipazione provvisoria diffusa dal Servizio Statistica della Città e relativa alle rilevazioni del mese di marzo per le quali l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 100,8 (Base Anno 2015=100) invariato rispetto al mese precedente e con una variazione del +1,2% (tasso tendenziale) rispetto al mese di marzo 2016.
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto registrano -0,4% sul mese precedente e il +2,7% su Marzo 2016. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano +0,2% rispetto al mese di Febbraio 2017 e +0,6% sull’anno precedente. I prezzi dei prodotti a bassa frequenza di acquisto registrano +0,1% sul mese precedente e -0,6% su Marzo 2016.
L’inflazione acquisita per l’anno 2017 è risultata pari al +1,1% per l’indice generale.
A segnare le variazioni più consistenti sono i Trasporti (+0,6%) per i quali viene confermato il segno positivo della divisione a causa dei rincari rilevati nelle classi relative al trasporto aereo passeggeri (+8,1%), al trasporto marittimo e per vie d’acqua interne (+4,1%).
Seguono a ruota Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,3%): che registrano un’ inversione di tendenza per la divisione di prodotto generata dai rincari rilevati nella classe relativa agli altri servizi per l’abitazione.
Di segno positivo con lo 0,1 per i Servizi sanitari e spese per la salute (+0,1) a causa degli aumenti rilevati nelle classi relative agli altri prodotti medicali. Anche la divisione articoli e servizi per la casa assume segno positivo a causa delle variazioni riscontrate nelle classi relative ai piccoli elettrodomestici (+2,3%), ai beni non durevoli per la casa (+0,2%), agli articoli tessili per la casa (+0,1%), ai grandi apparecchi domestici elettrici e non (+0,1%).
La divisione Abbigliamento e calzature (-0,2%) porta un segno negativo che è determinato dalle diminuzioni riguardanti le classi degli altri articoli d’abbigliamento e accessori per l’abbigliamento (-1,4%) e degli indumenti (-0,1%). In rialzo la classe relativa alle scarpe ed altre calzature (+0,1%).