di Antonella Gilpi
La programmazione di progetti rivolti a migrazioni e accoglienza, realtà internazionali e le grandi sfide del nostro secolo, partendo dall’individuo e dalla comunità di prossimità sono gli argomenti dell’XI “Festival dell’Oralità Popolare che si tiene a Torino dall’11 al 13 novembre. Si tratta di un viaggio che ci porta a conoscere l’altro, che sia il vicino di casa o il migrante che arriva da lontano.
Il Festival denominato OP è organizzato dalla Rete Italiana di Cultura Popolare con il sostegno della Fondazione CRT per la prima volta cambia sede, non più le piazze della città, ma luoghi carichi di aspetti socio-culturali come il Polo del ’90 e il Sermig, l’Arsenale della Pace simbolo dell’integrazione culturale di Torino.
I tre giorni del Festival sono il momento in cui tutto il lavoro annuale di Enti, Associazioni, scuole , ricercatori e volontari di tutt’Italia che ha come denominatore la cura della comunità , lavori che vengono condivisi per replicare in tutto il territorio le migliori iniziative e le buone pratiche.
Il ricco programma che inizia venerdì 11 novembre alle 17 alla Stazione Metro di Porta Nuova prevede un animazione musicale a cura di Paranza del Geco per proseguire con laboratorio di taranta e altre danze popolari presso i Bagni Municipali di via Agliè e uno spettacolo alla Cascina Roccafranca.
Sabato 12 novembre l’attività si sposterà al Polo del ‘900-Borgo dei Narratori dove vi saranno diverse iniziative come laboratori per bambini, una passeggiata che spazierà dai giorni della Liberazione ad oggi, una conferenza su “le comunità di prossimità” ed un concerto.
Domenica 13 novembre al Sermig dalle 9,30 alle 11,30 vi sarà un seminario “L’Europa, noi e gli altri” per arrivare alle 12 all’evento clou del Festival “Il pranzo dei popoli” di “Indovina chi viene a cena?”.
Nel pomeriggio dalle 16,30 alle 18 la conferenza “Dialogo: i confini e le comunità spaventate”, a seguire alle 18 la presentazione del progetto “Colibrì” della Fondazione CRT ,che comprende, tra l’altro, il primo archivio digitale in Italia per la raccolta dei saperi dei migranti e dei nuovi cittadini, patrocinato dal Consiglio d’Europa e dal Network delle città italiane interculturali.
Si conclude in musica con fra le atre la “Canzone del Colibrì” composta proprio in occasione del Festival 2016.
Dal 2011 il Festival dell’Oralità Popolare è insignito della medaglia di bronzo del Senato della Repubblica e riceve l’adesione della Presidenza della Repubblica e il Patrocino della Camera dei Deputati, segno che non solo le persone ma anche le istituzioni riconoscono l’importante operato della Rete Italiana di Cultura Popolare.
Info:www.reteitalianaculturapopolare.org