di Mauro Marras
La creazione delle aree per attività di libero scambio ha permesso all’Amministrazione comunale di contenere un fenomeno sempre più invasivo e incontrollato, ponendo un argine agli impatti negativi attraverso un innovativo modello di gestione. Gli spazi di libero scambio di oggetti usati di Canale Molassi (il sabato) e di via Monteverdi (la domenica) offrono attualmente una minima possibilità di reddito a circa mille persone che non hanno altra fonte a disposizione e, insieme, un maggior controllo della sicurezza pubblica e un argine a eventi che possono causare disagio ai cittadini.
L’Amministrazione comunale ha deciso di rivedere le modalità di gestione di tali aree, superando la fase di mero controllo del fenomeno e affrontando il tema del contrasto della povertà urbana e dell’esclusione sociale. C’è la volontà di rendere il libero scambio uno spazio bello e sicuro, un posto migliore, che da “fastidio” possa diventare risorsa positiva per la città e per cittadini e cittadine.
Il nuovo modello prevede la rotazione di un’unica area su diversi spazi, per periodi di un anno. Il primo spazio identificato dalla Giunta con la delibera approvata oggi, che porta la firma della sindaca Appendino, del vicesindaco Montanari e degli assessori Giusta, Sacco e Lapietra, è quello di Ponte Mosca, che sarà messo a disposizione dalla Città Metropolitana, dove il libero scambio potrà svolgersi con un maggior controllo sia il sabato, sia la domenica a partire dal 1 gennaio 2017.
Nel frattempo gli uffici del Comune identificheranno nuove aree sulle quali attivare la rotazione, prevedendo un indennizzo per le Circoscrizioni via via coinvolte; nel 2017 gli uffici affronteranno anche la revisione del regolamento n. 316 che regola il funzionamento e i meccanismi di concessione di tali aree, scritto nel 2006 e ormai superato per l’evoluzione del fenomeno. Grazie anche al progetto Co-City, che l’Unione europea ha approvato e finanziato con 4,5 milioni di euro, sarà possibile finanziare le necessarie opere di adeguamento delle aree prescelte. Co-City prevede di ridare una funzione a spazi urbani attraverso il meccanismo dei patti di collaborazione definiti dal nuovo regolamento cittadino sui beni comuni.
Nei mesi di novembre e dicembre gli uffici, al fine di gestire il trasloco, avvieranno una procedura d’urgenza per affidare il servizio nell’area di via Monteverdi e rinnoveranno la concessione di suolo pubblico del canale Molassi alle condizioni attuali. Anche per la gestione dell’area di Ponte Mosca per tutto il 2017 sarà individuato mediante gara un soggetto gestore.
“Non abbiamo paura di affrontare questa sfida, ci mettiamo le mani per risolverlo definitivamente – afferma l’assessore alla Rigenerazione urbana, Marco Giusta –. Abbiamo bisogno di qualche mese per affrontare gli aspetti tecnici, ma abbiamo deciso di dare un segnale spostando entrambe le attuali aree in un unico spazio in via assolutamente temporanea”.
“Alle cittadine e ai cittadini del quartiere Aurora – conclude Giusta – voglio dire che monitoreremo sia sicurezza sia abusivismo e che questo spazio verrà utilizzato anche per progetti condivisi con le realtà del territorio”.
“La collocazione dell’area di libero scambio in via Monteverdi è stata fin dall’inizio una collocazione provvisoria, nella consapevolezza che fosse necessario individuare un’altra area o altre soluzioni per gestire il fenomeno – afferma la presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno -. Il suo trasloco a fine anno permette quindi di sottrarre un elemento di fatica in un territorio già così costellato da fragilità, soprattutto sociali, ma allo stesso tempo orgogliosamente orientato alla riqualificazione. La Giunta e il Consiglio della Circoscrizione sono impegnati intensamente su questo argomento da tempo. Insieme abbiamo interloquito fin da subito con i comitati del territorio, abbiamo approvato atti consiliari e abbiamo chiesto alla nuova Giunta – e in particolare con l’assessore Giusta – che l’impegno di chiudere l’esperienza di via Monteverdi fosse mantenuto”.
“Prosegue l’impegno della Polizia Municipale nel controllo delle aree destinate al libero scambio – spiega Alberto Gregnanini, comandante del Corpo di Polizia Municipale – aumenteremo anzi la nostra presenza al fine di garantire il corretto svolgimento delle attività presenti e di contrastare ogni forma di abusivismo”.
Alcuni dati
L’attività del libero scambio
- nasce dalla necessità di riportare alla legalità mestieri regolari estromessi dall’applicazione del Decreto Bersani (cenciaioli e rigattieri ad esempio) ed è la risposta concordata in seno al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza di spostare e risolvere attività illecite presenti sull’area del balon e in Piazza della Repubblica Esedra Pala Fuksas – Reg 316
- è stimato in più di 1000 espositori per un bacino di 15.000 utenti
- mantiene in vita circa 8 tonnellate di oggetti diversi che andrebbero a gravare sul sistema della raccolta rifiuti.
Espositori
- la presenza italiana supera il 25 % e le donne sono arrivate ad essere più del 14%.
- la fascia d’età più presente è quella tra i 20 e i 40 anni pari al 53%
Utenti
- la presenza italiana supera il 60% e le donne superano il 22%
- le fasce d’età 31 – 40 22% e 51 – 60 26% con un aumento della percentuale nella fascia 61 – 70 15%
La Città nel concedere tramite gara la gestione dell’area di via Monteverdi introita circa € 55.000/anno a fronte di 480 stalli.