di Mauro Marras
Una programmazione di lungo periodo, annuale e pluriennale, spazio per attività promosse dalla Città e ricambio generazionale; inoltre: più attenzione alle politiche di genere, a partire dal linguaggio. Sono queste le novità attuate dalla delibera approvata oggi dalla Giunta comunale, su proposta dell’assessore Marco Giusta, che aggiorna il “Manifesto” dei centri To&Tu.
La Rete dei Centri del Protagonismo Giovanile “To&Tu” si costituisce nel 2005 e comprende 12 luoghi d’incontro e di produzione culturale. “I Centri – si legge nel Manifesto, il documento che ne traccia le linee di azione e ne regola il funzionamento – intendono essere spazio attento a favorire la visibilità cittadina dei giovani e delle giovani e delle differenti culture giovanili, in modo da sostenere il valore della loro esperienza e avviare percorsi di integrazione ed inclusione nel territorio”.
“Nell’aggiornamento del manifesto si è dato spazio a una programmazione annuale o pluriennale delle attività rivolte ai giovani e alle giovani, coerenti con le finalità istituzionali e le strategie cittadine, inserendo quindi i giovani e le giovani già nella costruzione delle politiche e delle strategie (come già avviene in questo momento negli spazi Parliamone! lanciati dall’assessorato) e prevedendo da parte della città un sostegno alle stesse”. Lo afferma l’assessore alle Pari Opportunità, Marco Giusta. “Da questa co-progettazione delle strategie – prosegue l’assessore – un tema sarà quindi anche la “presa di responsabilità” rispetto al mettersi a disposizione dell’amministrazione, ospitando alcune attività rivolte ai giovani e alle giovani, con l’obiettivo di costruire una buona prassi di ricambio generazionale nella conduzione di Centri”.
La deliberazione accoglie anche l’ingresso di un nuovo centro: l’Associazione Torino Youth Center – TYC – ha sede in via Faà di Bruno 2 a Torino in locali dati in concessione dalla Città; il Centro è attivo dal 2007 e da ora è parte integrante della Rete To&Tu.
Inoltre, il Manifesto è stato aggiornato con un linguaggio di genere inclusivo, rispettoso delle differenze.