In 120mila per la musica classica a cielo aperto

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di Luisa Cicero

Musica classica, piazza, cortili storici e grattacielo.

Una miscela di successo, un matrimonio felice che per sei giorni, dal 12 al 17 luglio, ha saputo unire concerti eseguiti da grandi orchestre, un palcoscenico a cielo aperto e scenografie offerte da palazzi barocchi e un pubblico che, guardando i numeri delle presenze, ha gradito il cartellone del Torino Classical Music Festival 2016 che ha proposto l’opera e la musica classica sotto le stelle.

Un apprezzamento testimoniato dalle 120mila persone (il dato è indicativo e si riferisce a tutto il festival) di ogni età: tantissimi i giovani e i bambini, questi ultimi insieme a genitori e nonni, che hanno assistito alla Madama Butterfly – tragedia giapponese in due atti – messa in scena per l’inaugurazione del 12 luglio dall’Orchestra e il Coro del Teatro Regio -, ai concerti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretti da Juraj Valčuha e dell’Orchestra Filarmonica di Torino, che ha visto sul podio Giampaolo Pretto.

Tutto esaurito per gli appuntamenti di Musica alle Corti con le esibizioni dei giovani musicisti, italiani e stranieri e per il concerto dedicato alle Quattro stagioni di Vivaldi dell’Academia Montis Regalis, ospitato dall’auditorium del grattacielo di Intesa Sanpaolo.

Lo spettacolo di chiusura di domenica 17 luglio è terminato con un omaggio alla musica vista come segno di condivisione, pace e speranza per il futuro e per le giovani generazioni. Giampaolo Pretto, infatti, ha chiamato sul palco a dirigere insieme a lui un bambino di 8 anni, simbolica presenza per segnare l’impegno del festival a rivolgersi ai giovani come pubblico e come musicisti coinvolti. E il TCMF lo ha fatto fin dalla sua prima edizione, portando sui vari palchi giovani (e a volte anche giovanissimi) artisti, spesso di fama mondiale.

Ad esempio, sempre per l’ultima serata, il ponte musicale tra Oriente e Occidente, tema del festival 2016, è stato messo in scena da due giovani musiciste: Suyoen Kim, violinista tedesca con origini coreana e Chloe Mun, pianista coreana vincitrice dell’edizione 2015 del Concorso Busoni.

Il Torino Classical Music Festival è entrato nel cuore delle persone perché è una grande festa popolare, gratuita, per favorire la partecipazione autentica degli appassionati e del pubblico che spesso per la prima volta si affaccia all’eccezionale patrimonio della musica d’arte.
Se questo era l’obiettivo, è stato centrato in pieno.