di Eliana Bert e Piera Villata
Scattata questa mattina all’alba l’operazione” Mano Invisibile” cha ha portato all’arresto di 12 persone, mentre per altre 9 sono in corso le ricerche. Per tutti l’accusa è di furto aggravato.
L’indagine, nata nel novembre dello scorso anno con lo scopo di contrastare il fenomeno del borseggio, in particolare quello perpetrato sui mezzi pubblici, è stata condotta dalla Polizia Municipale – “Nucleo e Progetti e Servizi Mirati” e “Nucleo di Polizia Giudiziaria” – e dalla Questura di Torino, in collaborazione con GTT.
Gli arrestati, di nazionalità romena, italiana e di etnia magrebina, agivano principalmente sulle linee 4, 10, 17, 18. Le loro vittime erano soggetti vulnerabili, soprattutto anziani e donne.
Le indagini, coordinate dai pm Paolo Borgna e Andrea Padalino, hanno evidenziato che i borseggiatori agivano in piccoli gruppi, non coordinati tra loro, ma con la stessa tecnica: individuavano una vittima sul mezzo pubblico, la accerchiavano in momenti di calca, in particolare nella fase di salita o di discesa dell’autobus, la derubavano e scendevano immediatamente dal mezzo.
A breve la Polizia Municipale, per agevolare i cittadini più timorosi, attiverà una linea telefonica dedicata che prenderà in carico le segnalazioni e successivamente gli agenti si recheranno al loro domicilio per ritirare la denuncia.
“L’arresto della banda di borseggiatori seriali che agivano sui bus – ha dichiarato il Sindaco di Torino – è una notizia ottima ed è la conferma della costante iniziativa dei vigili urbani sulla sicurezza dei cittadini e, in particolare, contro l’odioso reato del borseggio.
Complimenti alle donne e agli uomini della Polizia Municipale e della Procura per la pazienza e l’abilità con cui – da novembre – hanno seguito l’indagine e bloccato i borseggiatori delle linee 4, 10, 18, 57 e 68”.