di Gianni Ferrero
Un bel vestito che ammicca da una vetrina, il titolo di un libro che calamita l’attezione. La gioia per gli occhi non deve distrarre le mani su tasche e borse. Nelle strade più commerciali, un attimo di distrazione, soprattutto nelle ore di punta, potrebbe riservare l’amarezza di non ritrovare più il telefonino. La medesima precauzione si deve osservare sui mezzi pubblici. Occorre fare i conti con l’eventualità della mano lesta e agile dei ladri. Ma una App può venire in incontro e, grazie alla tempestività della Polizia, aiutare ad assicurare alla giustizia i malafattori. E’ quanto è avvenuto l’altra sera in via Galliari, nel quartiere di San Salvario, quando gli agenti di due volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale inviate dalla Centrale Operativa del 113 sono intervenuti in aiuto a una studentessa ventenne.
La giovane, mentre faceva rientro a bordo del tram numero 4 dalle lezioni all’Università con alcuni compagni, nella calca non si è accorta che le era stato sottratto il cellulare dallo zaino, se non una volta scesa alla fermata. Ma grazie all’applicazione attivata sullo smartphone, “Trova il mio telefono”, un amico ha immediatamente localizzato la posizione del telefono cellulare, a una manciata di metri. Individuati due uomini, li hanno seguiti in attesa dell’arrivo delle volanti.
I ragazzi avevano notato i due ladri entrare all’interno di un bar e cedere il telefono cellulare, dopo aver sottratto e gettato la sim card in un cestino dell’immondizia, a un terzo uomo, per poi allontanarsi a piedi in direzione via Madama Cristina. I poliziotti, giunti sul posto, hanno arrestato due cittadini di nazionalità romena, rispettivamente di 35 e 47 anni, con l’accusa di furto aggravato in concorso e denunciato un cittadino di nazionalità cinese di 22 anni, per il reato di favoreggiamento.
A carico dei due, diversi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio.