Si svolgerà a Binaria, il centro commensale del Gruppo Abele, in via Sestriere 34 nell’ultimo fine settimana di maggio la terza edizione delle Terre attraverso il Mare. Si tratta di una iniziativa che, con la regia di Caludio Montagna, intende proporre narrazioni sul tema dell’accoglienza dei migranti, mettendo al centro i volti, le storie, le speranze ele sofferenze, ma anche, le capacità e le ricchezze di cui sono portatrici le persone che approdano nel nostro Paese. I quattro appuntamenti, tutti a ingresso gratuito, prevedono la partecipazione di associazioni, artisti, esperti e volontari italiani e stranieri.
L’iniziativa, promossa nell’ambito del Progetto NOMiS, promosso dalla Compagnia di San Paolo, realizzata dal Gruppo Abele, con la collaborazione del Museo del Cinema e il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino, Circoscrizione 3, Comune di Torre Canavese, attraverso l’esposizione di opere figurative, canti, racconti, letture, approfondimenti, danze, rituali, video, film sarà dedicata alla testimonianza e alla proposta di un atteggiamento di reciproca accoglienza. Si parlerà di prima e seconda accoglienza, e di inclusione sociale. Sabato 28 maggio alle 21 si apre con la conferenza-spettacolo sulle buone pratiche l’Italia che accoglie e con l’inaugurazione della mostra “L’accoglienza dipinta dai Pittori per la Pace” del Comune di Torre Canavese. Si tratta di una serata di canzoni, danza e teatro, interviste e testimonianze di amministratori e cittadini che hanno aperto le porte dei loro paesi a stranieri e profughi sapendo che il bene di chi è accolto è un bene per chi accoglie (Torino, Torre Canavese, la Chiesa valdese, l’ufficio Pastorale Migranti, il progetto Anabasi, ed il Progetto #openeurope Oxfam). Domenica 29 maggio gli appuntamenti saranno tre: dalle 15 alle 20 si svolgeranno erformance, riti, testimonianze, approfondimenti su necessità e difficoltà di accogliere; si tratta di un focus su Cina, Italia, Marocco, Perù, Romania con performance, testimonianze, approfondimenti su necessità e difficoltà di accogliere. Un percorso all’interno della Fabbrica delle E coinvolgerà il pubblico in rituali di ospitalità, mostrando il presente, le culture, le storie di migranti con narrazioni, rappresentazioni, allestimenti, cerimonie. Ci saranno le testimonianze “Perché ho attraversato il mare” da Camerun, Guinea, Mali, Pakistan, Somalia, un contributo di Amnesty International e Oxfam, e le storie di altre accoglienze di frontiera: nel mondo della transessualità e nel carcere. Inoltre, le incursioni artistiche del Teatro del Noi, del Gruppo Orme, di Jasmin e Fracisco Javier, della band Frantampé che curerà per il pomeriggio del 29 l’area “Accoglierci nella musica”.Dalle 18.30 alle 20 con Le Parole che non ho gli adolescenti raccontano l’accoglienza attraverso cinque videofilmati realizzati, con la regia di Franco Carapelle di Teatro e Società. A confezionarli sono stati ragazze e ragazzi di I.I.S. BODONI PARAVIA, I.I.S BOSSO MONTI, CPIA1 e delle EDUCATIVE DI STRADA DEL PROGETTO NOMIS gestite dall’Associazione Gruppo Abele e dalla Cooperativa Esserci. Alle 21 Andrea Segre presenterà Come un uomo sulla terra e Mare Chiuso. Andrea Segre da oltre dieci anni realizza film di stampo sociale raccontando di migrazioni. I film selezionati trattano la strategia politica, che ha goduto di un grande consenso nell’opinione pubblica italiana, del controllo dei flussi migratori dall’Africa, ricorda gli accordi firmati tra Libia e Italia, le conseguenze umane di certe politiche negli anni. Si tratta di due documentari .
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