Al Salone del Libro crescono visitatori e vendite

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Si è chiusa ieri la 29esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino che ha visto un incremento dei biglietti venduti: quest’anno sono stati 127mila 596, il 4,1% in più rispetto al 2015 quando erano stati 122mila 638. Confermata anche la crescita nelle vendite dei libri, con record superati e il tutto esaurito per tantissimi eventi, con editori molto soddisfatti, anche quelli al loro esordio come La Nave di Teseo.

“Un Salone che è stato all’altezza della sua storia – ha detto nel corso della conferenza stampa di chiusura la presidente della Fondazione per il Libro, Giovanna Milella -.  Abbiamo superato molte difficoltà, ma possiamo dire che gli editori hanno venduto di più, abbiamo messo in moto una macchina che poi è andata avanti quasi da sola e abbiamo avuto un grande pubblico, non solo qui al Lingotto ma anche in streaming.  La novità della fascia serale a prezzo dimezzato ha avuto successo –  ha aggiunto -; gli ingressi dopo le 18 sono quasi triplicati. Il Salone del futuro ha già mosso i primi passi”, ha poi concluso.

“I dati  confermano la giustezza e la forza delle scelte compiute in questo anno di grande lavoro per un Salone all’altezza delle aspettative più ambiziose – ha commentato il sindaco Fassino, che non ha mancato di sottolineare “la partecipazione più numerosa e sempre qualificata di editori, con più eventi e più vendite negli stand. Un bilancio – ha proseguito il Sindaco – che rende merito a un eccellente lavoro di squadra che ha visto protagonisti soprattutto Giovanna Milella ed Ernesto Ferrero, presidente e direttore del Salone, e tutta la squadra che da subito ha accettato una sfida difficile ma appassionante. Una sfida che, ancora una volta, ha colto l’obiettivo di un successo che fa bene a Torino e all’Italia.”

“Siamo convinti – ha concluso Fassino – che la strada intrapresa e la prova entusiasmante di questa edizione porteranno altri successi e altri traguardi, che fanno della cultura uno degli asset strategici per lo sviluppo di Torino e dell’intero Paese”.