Cavallerizza Reale, dal Governo 15 milioni per la riqualificazione

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di Mauro Gentile

Un anno fa, riqualificare e trasformare la Cavallerizza Reale in un grande distretto culturale, era un’idea da sviluppare. Oggi, invece, si presenta come un progetto concreto ed economicamente sostenibile, definito da un masteplan presentato un paio di settimane fa e che, per la sua realizzazione, può già contare su un sostegno finanziario pubblico.

Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha infatti deciso di destinare quindici milioni di euro al recupero del compendio storico di via Verdi e al completamento dei Giardini Reali. Una disponibilità del Governo a concorrere finanziariamente al recupero del complesso di beni considerato patrimonio dell’Unesco, già annunciata dal sindaco di Torino in occasione della presentazione alla stampa del masteplan Cavallerizza e confermata dallo stesso, rendendo nota anche l’entità dello stanziamento, durante le celebrazioni della Festa del Lavoro.

Un sostegno al progetto di recupero della Cavallerizza di cui il sindaco si è detto molto soddisfatto, perché contribuisce a realizzare un’operazione che consente di completare e valorizzare ulteriormente l’intero complesso dei Musei Reali di Torino. Per il primo cittadino del capoluogo piemontese, il finanziamento imprimerà un’accelerazione all’avvio dei lavori, dando così corso al progetto che prevede l’allocazione nel compendio di attività culturali, museali e teatrali che accresceranno ulteriormente l’offerta culturale della città.

In particolare, i quindici milioni messi a disposizione dall’organo governativo serviranno a realizzare le opere per riqualificare il sistema delle grandi aule destinate a ospitare funzioni pubbliche (spazi multifunzionali come la Rotonda, il Teatro che potrà ospitare sia le produzioni dello Stabile sia le prove del Regio, e la Galleria Espositiva) e a ricostruire parte della galleria voltata distrutta dai bombardamenti del 1943 e del 1944.  La realizzazione di questi interventi avverrà a seguito di concorsi internazionali di progettazione.

Per l’assessore comunale al Patrimonio, il finanziamento del Cipe è da considerarsi una vittoria ottenuta grazie al lavoro che la Città di Torino, le altre istituzioni, gli enti, le fondazioni  e le associazioni culturali hanno svolto in questo ultimo anno per arrivare alla redazione di un documento progettuale capace di concorrere a finanziamenti nazionali. Quella che un anno fa era un’idea embrionale – ha commentato l’assessore – ora è un progetto finanziato, che non rimarrà nel libro dei sogni.