Il CAP 10100, il centro culturale e per il protagonismo giovanile di corso Moncalieri 18 ospita domani, venerdì 29 aprile alle 18 un défilé di moda ispirato a Miles Davis. Per “Miles Mode”, questo il nome dell’appuntamento inserito nel calendario del TJF 2016, oltre sessanta stiliste in erba dell’Istituto di Moda Mara Scalon si sono confrontate con l’immaginario del jazz, con le suggestioni della sua storia e delle sue note per produrre i circa ottanta capi originali che verranno presentati nel corso della serata.
«La musica e la vita sono solo questioni di stile» ebbe a scrivere nella sua autobiografia Miles Davis. Lui ha cambiato più volte il corso del jazz, anticipando le nuove tendenze musicali e influenzando anche la storia del costume della seconda metà del Novecento. Davis ha fatto dell’eleganza una prerogativa nella musica come nella vita, che ripercorreremo dagli anni del cool jazz (e cool è un termine ancora oggi fondamentale nel gergo giovanile), per poi attraversare il rock degli anni ’70 fino a diventare un’icona pop degli anni ’80. In questi mesi sta uscendo nelle sale europee un film girato e interpretato da Don Cheadle, Miles Ahead, un biopic sul trombettista che ha già fatto notizia alla Berlinale.
Un soggetto attuale dunque per una sfilata che verrà raccontata in diretta da Matteo Negrin con le musiche di Miles dagli anni ’40 agli anni ’80 e che faranno da ispirazione e sfondo alle realizzazioni delle allieve dell’Istituto di Moda Mara Scalon, scuola di formazione altamente professionalizzante fondata a Torino dall’omonima titolare negli anni Sessanta, con l’obiettivo di orientare, formare e addestrare tecnici della moda in grado di lavorare con passione ed esperienza.
“Con questa produzione originale il Torino Jazz Festival può vantare un nuovo primato, la mise en espace dell’estetica jazzistica nell’ambito della moda in prima mondiale – spiega Matteo Negrin – : abbiamo declinato il concetto di stile sulla figura di Davis seguendo le stesse suggestioni che hanno portato all’uscita nelle sale cinematografiche in questi giorni del film Miles Ahead, un biopic sul trombettista che ha già fatto notizia alla Berlinale. Oggi più che mai possiamo dirci singolarmente in sintonia con le suggestioni che a livello mondiale si muovono intorno a ciò che chiamiamo Jazz. E il tratto della contemporaneità ci riporta – ancora una volta e non per caso – alla figura di Miles, che almeno personalmente ha segnato gran parte della mia vita artistica.”