di Mauro Gentile
Sulla tassa raccolti rifiuti confermati gli sconti per le famiglie a basso reddito e introdotte agevolazioni per il commercio ambulante. Per l’imposta sugli immobili aliquote più basse per sale cinematografiche, startup e per i proprietari di alloggi o di locali commerciali che decidono di rivedere il contratto d’affitto, proponendo agli inquilini o, se si tratta di un negozio agli esercenti, una riduzione del canone di locazione.
Sono queste le principali novità introdotte dai provvedimenti sulle aliquote Imu 2016 e sulle tariffe Tari 2016 approvate martedì dall’esecutivo di Palazzo Civico e che nei prossimi giorni passeranno all’esame della Sala Rossa per la discussione e il sì definitivo.
“Da alcuni anni il settore commercio – ha ricordato l’assessore al Bilancio e ai Tributi, Gianguido Passoni, che ha proposto l’adozione delle agevolazioni da applicare all’imposta locale sugli immobili di proprietà – paga in modo evidente le conseguenze della più generale crisi economica ed uno dei fattori, anche se certo non l’unico, è rappresentato dal caro affitti. Per questo – aggiunge il responsabile delle politiche tributarie di Palazzo Civico – abbiamo deciso di introdurre la possibilità di abbassare le aliquote per i proprietari di locali commerciali che, per andare incontro alle richieste degli affittuari, decideranno di ricontrattare e abbassare l’importo del canone di locazione”.
Uno sconto di un punto percentuale (dal 10,6 al 9,6 per mille) nel caso di una riduzione del canone annuo compresa tra il 10 e il 20 per cento, che sale a due punti percentuali (dal 10,6 all’8,6 per mille) se è superiore al 20 per cento.
“Un’agevolazione che, come ulteriore misura antisfratto per quelle famiglie a cui la crisi ha sottratto una parte consistente della propria capacità reddituale, abbiamo scelto di estendere anche ai proprietari di alloggi che hanno stipulato con gli inquilini contratti a canone libero. Ciò al fine – ha sottolineato Passoni – di contenere le spese per la casa e abbassare l’incidenza dell’affitto sul reddito di famiglie economicamente già in difficoltà”.
Misure che si aggiungono a quelle governative che prevedono la riduzione del 50 per cento della base imponibile per le unità immobiliari concesse in comodato a parenti di primo grado, a condizione che il comodante non possieda più di due immobili. Per questi immobili Palazzo Civico ha confermato l’aliquota agevolata al 7,6 per mille (di fatto, il proprietario paga il 7,6 per mille sulla metà della base imponibile). Sempre il Governo ha previsto la riduzione del 25 per cento sull’aliquota Imu per gli immobili locati a canone concordato.
Torniamo ai provvedimenti varati dalla Giunta nella seduta di martedì. Per quanto riguarda l’Imu sono previste riduzioni delle aliquote (dal 10,6 all’8,6 per mille) per le abitazioni concesse in locazione o comodato a soggetti affidatari di servizi di accoglienza per immigrati richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, l’alleggerimento (dal 10,6 al 9,6 per mille) dell’imposta sui locali utilizzati come cinema e per le unità immobiliari di proprietà o concesse in locazione a imprese startup (dal 10,6 all’8,6 per i primi due anni di attività).
Oggetto di agevolazione saranno anche le librerie e altri ruoli di cultura (a cui manca una categoria catastale propria) per le quali potrà essere istituto un apposito fondo di compensazione destinato a coprire l’importo di un punto percentuale dell’aliquota intera sulla di una convezione da stipulare con gli esercenti.
A proposito di Tari che nel 2016, dopo diversi anni, peserà un po’ meno su cittadini e imprese (meno 0,5 per cento per tutte le categorie) sono state confermate, come detto, agevolazioni sulle tariffe per le famiglie a basso reddito (diminuzione del 45% per redditi Isee fino a 13mila euro, del 30% fino a 17mila euro e del 20% fino a 24mila euro), a cui si aggiungono quelle sulle attività economiche e, in particolare, la riduzione del 30 per cento per gli ambulanti dei mercati definiti tecnicamente aree a posteggio singolo (aree con al massimo sei operatori). Inoltre, nell’ambito di un progressivo contenimento della produzione di rifiuti si è deciso di incentivare nei mercati, attraverso una riduzione fino al 30 per cento della parte variabile della tariffa, la sostituzione dei contenitori in legno, cartone e plastica con cassette riutilizzabili.