Fassino: “Siamo qui per erigere una barriera democratica contro il terrorismo”

Ore 18.35 – Ancora Fassino: “Siamo qui per erigere una grande barriera democratica contro il terrorismo perché sentiamo come nostra la tragedia belga. Occorre sostenere tutte le azioni di intelligence e tutte quelle di contrasto alla violenza. Avvertiamo che è in gioco qualcosa di decisivo, di importante, che riguarda la comunità umana. E’ in gioco la possibilità di costruire per ciascuno di noi il proprio futuro, la propria serenità.

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Ore 18.25 – Prosegue Fassino, “l’obiettivo dei terroristi è colpire ovunque per ottenere il massimo di devastazione, nell’inutile speranza che ciascuno di noi si impaurisca, si chiuda nell’isolamento. Quello che è accaduto riguarda la nostra vita, la famiglia umana di cui facciamo parte. Le tante vittime innocenti di queste ore sono nostre sorelle, nostri fratelli. Siamo qui in piazza per testimoniare la vicinanza alle famiglie delle vittime, ai tanti feriti che soffrono e ai tanti cittadini di Bruxelles che in queste ore vivono in angoscia. Siamo qui perché oltre l’orgoglio e la solidarietà non accettiamo l’idea di piegare la testa sotto il ricatto della violenza. Torino è una città che ha conosciuto il terrorismo e l’abbiamo sconfitto perché non ci siamo fatti piegare dalla paura”.

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Ore 18.20 – “Noi non accettiamo di vivere nel sopruso, nella violenza, nel ricatto, ma intendiamo vivere in una comunità che rispetta in cui ognuno si rispetta reciprocamente al di là della religione per del colore della pelle. La risposta è nella coesione e nell’unità. Unità anche dell’Europa.

Ore 18.15 – Il sindaco Fassino afferma che “non possiamo piegarci  al terrore,  a chi vuole travolgere le nostre città, distruggendo cose, uccidendo persone. Sono valori contrari alla nostra società. Sarebbe colpevole essere indifferenti. I terroristi colpisscono chiunque e ovunque”.

3Ore 18.10 – Parla il sindaco Piero Fassino: “Siamo qui dopo i fatti di Parigi e dopo il Bardo che solo qualche giorno fa abbiamo ricordato. Saremmo colpervoli se fossimo indifferenti e girassimo la testa dall’altra parte per cose che succedono altrove. Oggi ognuno si sente nel mirino perché si vuole introdurre il seme dell’ansia e della paura e si cerca di spezzare i legami di comunità e annullare il rispetto delle persone”.

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Ore 18.05 – Il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, parlando con i giornalisti sottilinea che “al di là dei fatti imprevedibili, il problema è che bisogna far funzionare la cooperazione internazionale. Al di là della Procura europea, che oggi ha giustamente evocato il ministro della Giustizia, sostengo che è un obiettivo auspicabile ma sconta le differenze ordinamentali dei vari paesi europei”.  Il Questore Salvatore Longo ha assicurato che “si stanno rafforzando in città le misure di vigilanza. In particolare nelle stazioni, allo scalo di Caselle e in metropolitana. Domani è previsto un vertice delle forze dell’ordine in Prefettura”.

Ore 18.00 – Piazza Palazzo di Città si sta riempendo per la mobilitazione contro il terrorismo che ha insanguinato la Capitale dell’Europa.

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