La città migliora l’accessibilità dei locali pubblici alle persone disabili e incentiva nuovi modelli di edilizia e di mobilità ecosostenibile: vanno in questa direzione le modifiche del regolamento edilizio comunale approvate oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore Stefano Lo Russo che successivamente approderanno in Consiglio Comunale per l’approvazione definitiva.
Le nuove norme prevedono infatti, per i locali che trasformino la propria tipologia da bar ad attività di ristorazione, l’obbligo di realizzare aree specifiche e servizi igienici accessibili a persone con ridotta o impedita capacità motoria e sensoriale (articolo 31 “Requisiti delle costruzioni”).
Viene inoltre incentivata (articolo 39, comma 8) la realizzazione dei “tetti verdi”, ovvero orti o giardini realizzati in piena terra sulle coperture piane degli edifici: per la realizzazione di tali spazi è previsto l’esonero totale dal pagamento del costo di costruzione.
Il tetto verde, oltre a garantire vantaggi per l’ambiente in termini di abbassamento della temperatura, riduzione dei livelli di CO2 e di polveri sottili, consente anche di modulare il deflusso dell’acqua piovana verso la rete fognaria in caso di forti precipitazioni.
Un’altra misura, riguarda la mobilità elettrica (articolo 39bis, comma 9): sia per le ristrutturazioni edilizie che per gli edifici di nuova costruzione non residenziali e con superficie superiore ai 500 metri quadrati, ci sarà l’obbligo di prevedere l’installazione di apposite colonnine per la ricarica dei veicoli, idonei a permettere la connessione di almeno il 5% dei posti auto previsti.
Altre modifiche recepiscono le variazioni dettate dal Regolamento edilizio regionale o introducono semplificazioni mirate al rilancio dell’attività edilizia.
“Con queste innovazioni andiamo verso un nuovo modello di sviluppo urbano: un riuso corretto dello spazio costruito in città, sostenibilità ambientale e risparmio energetico per una Torino più verde ed ecocompatibile, oltre che accessibile per tutti.”, ha commentato l’Assessore all’Urbanistica ed Edilizia Privata Stefano Lo Russo
Da ascrivere alla voce curiosità il disposto dell’articolo 45, comma 2 dove su suggerimento dell’Asl in virtù dell’aumento dell’altezza media della popolazione, viene variata l’altezza minima prescritta per le ringhiere e i parapetti dei balconi, da 1 mt a 1,10 mt