TeenCarTO, Torino vista con gli occhi degli adolescenti

di Mariella Continisio

Una mappa digitale interattiva che fotografa i quartieri cittadini attraverso le sguardo di 600 adolescenti torinesi, da cui emergono, risorse, attività e criticità. Si tratta del progetto TeenCarTO, promosso dall’assessorato alle Politiche educative guidato da Mariagrazia Pellerino nell’ambito del Piano Adolescenti. E’ sufficiente digitare il nome dell’iniziativa per potervi accedere http://www.firstlife.org/2015/10/22/inizia-teencarto-il-progetto-mappe-della-conoscenza-territoriale-del-piano-adolescenti/

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’Università di Torino, dagli insegnanti e dagli studenti di 16 scuole secondarie di secondo grado della nostra Città.

La mappatura messa a punto dalle ragazze e dai ragazzi è stata realizzata su First Life (firstlife.org) piattaforma prodotta dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino attraverso un bando “Smart Cities and Communities and Social Innovation” del Miur. Sono stati segnalati 2750 luoghi, suddivisi in 10 categorie: luoghi di ritrovo; locali serali e notturni; cibo; arte, cultura, intrattenimento; istruzione e formazione; hobby e sport; lavoro; negozi; servizi e trasformazione. A queste segue la valutazione degli studente e, dunque, se si tratta di risorsa o di criticità. E, poi, l’ approfondimento sulla città “immaginata”. Su ogni luogo o edificio della mappa – che sarà aggiornata in real-time –  ciascun utente potrà inserire commenti o suggerimenti attraverso una app dal proprio cellulare in un vero e proprio social network.

teencarto

Attraverso il Piano Adolescenti abbiamo voluto mettere al centro della nostra attenzione gli adolescenti che con TeenCarTO ci hanno restituito una loro visione dei luoghi, delle azioni e iniziative che sono realizzate, una realtà  distribuita sull’intero territorio cittadino. E’ una risposta  chiara a chi vuole dividere la città tra il centro e le periferie”  ha spiegato il sindaco Piero Fassino. Questo lavoro – ha continuato Fassino – fa emergere una pluralità di punti di aggregazione che disegnano una territorio strutturato e non desertificato. Infine i nostri giovani chiedono una città capace di trasformarsi continuamente per rispondere alle loro aspettative”.

Gli studenti hanno messo in evidenza i luoghi della città che preferiscono nei 23 quartieri storici di Torino coordinati da docenti e ricercatori del Dipartimento Culture Politica Società dell’Università di Torino e dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG).

Le cartine consentono di creare occasioni di socializzazione, promuovere eventi, creare gruppi, proporre soluzioni ai problemi del quartiere,  dare visibilità a associazioni e spazi aggregativi o laboratori artigiani,  promuovere interventi sull’ambiente.

L’idea che abbiamo avuto – ha precisato Pellerino – è stata di chiedere alle ragazze e ai ragazzi di mappare i territori della città da loro frequentati per far emergere ciò che gli adolescenti considerano come punti di qualità o di mancanza nel loro vivere quotidiano in città. Così abbiamo scoperto che a Flavia piace il piccolo giardino che si trova nella sua zona e Thomas trova la biblioteca Amoretti una delle più belle di Torino”.TeencarTo

Il progetto che si è svolto tra ottobre 2015 e febbraio 2016 è stato integrato dalle informazioni  ricavate attraverso un questionario cartaceo distribuito per conoscere, in particolare, il loro parere su musei, biblioteche, impianti sportivi, centri di aggregazione giovanile, musica e cinema.

Al termine dell’incontro con i giornalisti, a cui hanno partecipato il rettore Gianmaria Ajani, i docenti del Dipartimento di Informatica e Culture Politiche e Società Guido Boella ed Egidio Dansero, si è svolta una seduta plenaria con gli insegnanti e gli studenti delle scuole secondarie superiori che hanno costruito le loro mappe sulla piattaforma First Life.

Hanno partecipato gli studenti dei licei Galileo Ferraris, Niccolò Copernico, Domenico Berti e dell’istituto Amedeo Avogadro.

TeencarToMolte le proposte emerse come la richiesta di servizi igienici nella metropolitana o più attrezzature sportive nei parchi; alcune sono anche curiose, come il progetto di trasformare il Castello di Stupinigi in un campus universitario. Ma ciò che è emerso da questo incontro, e che sottolinea il valore del lavoro realizzato dai ragazzi, sta nel fatto che, per la prima volta, si sono sentiti una risorsa per la città in cui vivono.