di Luisa Cicero
Le immagini delle retrovie, gli scatti e le riprese di soldati e gerarchi, le foto di feriti, malati e mutilati danno vita alla mostra Al fronte. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra, a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni, allestita Museo Nazionale del Cinema fino al prossimo 3 maggio.
Una rassegna che si sviluppa dall’Aula del Tempio del museo, cuore della Mole Antonelliana, agli ambienti espostivi della balconata (fino al piano +25). Lungo la rampa sono presentate oltre 160 fotografie inedite, scattate in buona parte da Luis Bogino, fotografo nato in Argentina da genitori piemontesi, al seguito del Regio Esercito Italiano e appartenenti alle collezioni del museo. Agli scatti di Bogino si aggiungono quelli realizzati dai soldati dislocati nei territori di guerra. Accanto a queste si sviluppa il percorso cinematografico fatto di filmati girati al fronte e nelle retrovie e spezzoni di film narrativi di epoche diverse, testimonianza di un’eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo. Tra le immagini di risalto segnaliamo quelle del film Uomini contro di Francesco Rosi, regista recentemente scomparso, di cui il museo conserva l’imponente archivio.
L’ultima parte del percorso espositivo comprende un omaggio all’opera della fotografa Paola De Pietri (che rivisita oggi i luoghi del fronte), una serie di acquerelli e due video installazioni degli artisti Yervant Gianikian – Angela Ricci Lucchi, la prima delle quali inedita (ma entrambe frutto di un paziente lavoro su frammenti originali di film d’epoca), e uno spazio dedicato a videoclip di musicisti pop, folk, rock e metal che si sono interrogati sul conflitto. Anche il Cinema Massimo dedica due appuntamenti alla Grande Guerra: il 30 e il 31 gennaio la trilogia della guerra di Yervant Gianikian e Angela Ricci-Lucchi; il 3 febbraio, Maciste Alpino, considerato il primo film di guerra della storia del cinema e restaurato dal nostro Museo e dalla Biennale di Venezia. Proiettato in anteprima all’ultima Mostra del Cinema di Venezia per inaugurare la rinnovata Sala Darsena, viene proposto a Torino con accompagnamento musicale registrato, composto ed eseguito da Raffaele Casarano e i Locomotive.