EMA 2016, varata la Dichiarazione di Torino

Gli amministratori delle aree metropolitane europee chiedono all’UE e ai governi nazionali e regionali un riconoscimento ufficiale, che consenta loro di diventare un soggetto protagonista nella elaborazione, programmazione e realizzazione delle politiche urbane che utilizzano fondi europei.

Il Forum TorinoEMA 2016, che si è tenuto oggi nel salone della sede Unimanagement, ha riunito gli amministratori di una trentina di aree metropolitane e si è concluso nel pomeriggio con l’approvazione della Dichiarazione di Torino, con cui si chiede a Bruxelles e alle capitali nazionali e regionali un riconoscimento formale e l’avvio di una partnership per la gestione dei fondi europei Horizon 2020. L’assemblea ha anche deciso che sarà Lione la sede del Forum EMA2017

In apertura dei lavori, il Sindaco metropolitano Piero Fassino aveva sottolineato che “la dimensione metropolitana è sempre più centrale nello sviluppo delle Nazioni. Se si compara l’andamento del PIL delle aree metropolitane con quello delle Nazioni di cui fanno parte si scopre che l’incremento del prodotto interno lordo delle prime è maggiore di quello nazionale. Significa che le città metropolitane sono il vero motore dello sviluppo economico e sociale”.

“Se già oggi il 50% della popolazione mondiale vive in aree urbane con almeno 300.000 abitanti, – osserva il Sindaco metropolitano di Torino – le Città metropolitane istituite in molti Paesi europei diventano la dimensione politica ed amministrativa ideale per attrarre nuovi investimenti pubblici e privati, governare l’assetto urbanistico dei territori, promuovere lo sviluppo sostenibile, l’inclusione sociale, la cultura, la formazione e l’accoglienza dei migranti”.

“Chiediamo che il Consiglio Europeo, nella prossima seduta prevista per il mese di giugno, faccia propri gli obiettivi fissati dal Patto di Amsterdam. – ha spiegato Fassino nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in una pausa dei lavori del Forum – Chiediamo di poter gestire direttamente una percentuale dei fondi europei per le politiche metropolitane”.

“Lo strumento del Forum – ha concluso il Sindaco metropolitano – ci consente di tenere aperto il confronto continuo e lo scambio di esperienze e buone pratiche fra tutte le autorità metropolitane. Dobbiamo costruire partnership tra le Città metropolitane e rafforzare il confronto con le altre reti di Enti locali”.

 

IL TESTO DELLA DICHIARAZIONE DI TORINO

Sindaci, Presidenti e Autorità delle Città metropolitane europee riuniti a Torino il 12 febbraio 2016 per il II Forum delle Autorità metropolitane Europee EMA convengono sui seguenti punti:

1. Le Città metropolitane costituiscono un motore fondamentale dell’economia globale, della crescita economica europea e dello sviluppo di ogni nazione. In ogni Paese sono le Città metropolitane a svolgere un ruolo centrale nelle politiche di sviluppo e di coesione sociale.

2. Creazione di lavoro, attrazione di investimenti, pianificazione urbanistica, politiche per la ricerca, l’innovazione e la formazione, sostenibilità ambientale ed energetica, promozione culturale, inclusione sociale e contrasto alle nuove povertà, gestione dei flussi migratori: su ciascuno di questi temi strategici le Città metropolitane sono chiamate ad assumere responsabilità e ad attuare politiche adeguate alle aspettative dei loro cittadini

3. Il successo delle politiche metropolitane produce effetti positivi anche su territori extra metropolitani più vasti concorrendo ad una generale crescita economica e sociale. Così come appare utile promuovere forme di cooperazione intermetropolitane.

4. È essenziale, dunque, che le Città metropolitane siano considerate interlocutori e partners fondamentali nell’elaborazione e realizzazione dell’Agenda Urbana Europea e chiediamo all’Unione Europea di giungere rapidamente alla sua adozione e di assumere sempre di più le Città metropolitane come destinatari diretti dei fondi europei finalizzati alle politiche metropolitane.

5. Il Patto di Amsterdam costituisce una preziosa piattaforma di confronto per l’Agenda Urbana Europea e chiediamo al Consiglio Europeo del prossimo mese di giugno di adottare il Patto e i suoi obiettivi.

6. Per le stesse ragioni chiediamo ai Governi nazionali e alle autorità regionali di riconoscere le autorità metropolitane e di condividere con loro tutte le politiche di dimensione metropolitana.

7. In un’epoca globale le Città metropolitane – pur con le loro specificità economiche, storiche, culturali – hanno di fronte sfide comuni che sollecitano a elaborazioni e azioni comuni, scambio di esperienze, adozione di buone pratiche. In questa chiave EMA intende rafforzare la collaborazione con Eurocities, Metrex, Medcities, Metropolis, Comitato delle Regioni dell’Unione Europea e altri forum delle autonomie locali per promuovere e realizzare azioni comuni. E nella stessa direzione EMA intende promuovere occasioni di confronto con realtà metropolitane di paesi non membri dell’UE, ma ugualmente interessati alla promozione di politiche di sviluppo e coesione sociale di dimensione metropolitana.

8. Le Autorità Metropolitane Europee riunite a Barcellona nel 2015 e a Torino nel 2016 intendono proseguire la loro cooperazione, programmando il prossimo incontro EMA nella Città metropolitana di Lione. Torino e Barcellona continueranno ad assicurare la segreteria tecnica di EMA.