di Mauro Marras
Cinquanta studenti provenienti da tutto il mondo con gli occhi puntati sul quartiere Bertolla, l’ex borgo delle lavandaie oggi estrema periferia nord della città. Lo faranno grazie al workshop intensivo di progettazione del paesaggio riservato ai giovani paesaggisti e realizzato nell’ambito del 53° Congresso Mondiale della Federazione Internazionale di Architetti del Paesaggio IFLA2016 che si terrà a Torino dal 20 al 22 aprile. La charrette si svolgerà dal 16 e il 19 aprile 2016 e la premiazione del vincitore avverrà il promo giorno del Congresso.
Come funziona una charrette? Il termine in urbanistica indica una tecnica utilizzata per condurre un processo di progettazione urbana partecipata, ormai divenuta parte integrante degli strumenti di design attualmente più utilizzati. Il nome (la traduzione dal francese è sfacchinata) si riferirebbe all’intenso lavoro conclusivo degli studenti di Architettura dell’Ecòle de Beaux-Arts a Parigi, per rispettare le scadenze di consegna di un progetto.
I gruppi partecipanti, dopo aver visitato l’area di progetto e aver ricevuto e informazioni di carattere storico, ambientale e cartografico che verranno loro fornite dagli organizzatori, dovranno sviluppare un progetto di paesaggio che tenga conto di alcuni obiettivi: aumentare il valore ecologico dell’area; migliorare la mobilità e la connettività del territorio; promuovere le tradizioni locali; definire strategie per lo sviluppo dell’agricoltura urbana.
Una giuria internazionale selezionerà i tre lavori migliori che saranno premiati durante una cerimonia nel corso del Congresso Ifla. Ai vincitori sarà assegnato un premio in denaro messo a disposizione dallo sponsor internazionale Nava Polman Foundation.
Possono partecipare alla charrette gli iscritti a un corso post-laurea in architettura del paesaggio, studenti dell’ultimo anno di un corso di laurea in architettura del paesaggio e studenti che, pur non affrontando un percorso specifico sul tema dell’architettura del paesaggio, frequentano uno o più insegnamenti su queste tematiche. Le candidature per partecipare sono aperte fino al prossimo 11 febbraio.
Gli studenti saranno suddivisi in dieci gruppi di cinque guidati da tutor. Zona Bertolla è delimitata da strada san Mauro e dal canale derivatore della diga sul Po; il canale si affaccia su un’area di grande interesse naturalistico, e il territorio è contrassegnato da una rete di canali che servivano i campi coltivati a mais o foraggio. Alla fine dell’800 divenne il quartiere delle lavandaie, almeno fino agli anni sessanta del secolo scorso, quando l’espansione urbanistica a macchia di leopardo ha modificato il paesaggio.
L’assessore all’innovazione e all’ambiente Enzo Lavolta illustra i motivi della scelta: “Bertolla è ricca di potenzialità ed è l’area più adatta per un lavoro di respiro internazionale” sottolinea l’Assessore “Sia per la sua storia, sia per le sue valenze attuali e le potenzialità future, rappresenta un esempio di spazio urbano da valorizzare; qui l’architettura del paesaggio potrà esprimersi al meglio fornendo un valore aggiunto importante”. E conclude: “Il progetto che ne uscirà sarà certamente frutto dell’entusiasmo dei tanti giovani che ci lavoreranno, contribuendo ognuno con le proprie esperienze e portando uno sguardo cosmopolita, frutto delle storie individuali dei partecipanti, in questo progetto che rimarrà alla Città come eredità del Congresso”.
Lungo il canale è stata costituita la Riserva Naturale Meisino e dell’Isolone di Bertolla, uno dei più importanti corridoi ecologici nel territorio cittadino: qui si possono osservare più di cento specie di uccelli, tra cui alcune rare, con prevalenza di specie tuffatrici, come gli svassi e il tuffetto.