di Luisa Cicero
È stata svelata l’immagine che illustrerà il Salone Internazionale del Libro 2016 sotto la guida di Giovanna Milella. Il Salone delle ‘Visioni’, questo il tema della XXIX^ edizione, si fa pregio dell’opera d’arte del Maestro Mimmo Paladino.
Il lavoro è stato donato dall’artista che, come a sottolineato la Presidente “è molto legato al libro e alla letteratura”.
Dal 12 al 16 maggio (si inaugurerà con un concerto dell’Orchestra Sinfonica della Rai) saranno ancora una volta gli spazi del Lingotto Fiere a ospitare la rassegna, che come già annunciato nei mesi scorsi non avrà l’Arabia Saudita come Paese ospite, ma un invito più generale alle letterature e culture arabe che coinvolgerà, tra gli altri, lo scrittore algerino Yasmina Khadra, il poeta siriano Adonis e il direttore del Museo del Bardo di Tunisi Moncef Ben Moussa, invitato dal Sindaco Fassino.
Tra le novità la presenza del Ministero dell’Istruzione, un nuovo ingresso annunciato in questi giorni, che farà del Salone uno dei poli formativi più importanti del sistema Paese, capace di proiettarsi attraverso l’università e la ricerca in una dimensione del sapere a livello Nazionale e internazionale. Un’iniziativa importante vedrà i giovani al centro di un confronto con le autorità attraverso una formula veloce: il Ted-Giovani, un confronto serrato, al massimo dieci minuti a intervento, con i ministri dell’Istruzione Stefania Giannini e dei Beni Culturali Dario Franceschini.
Altra nuova idea è data dall’alternanza Scuola Lavoro, introdotta dalle recenti innovazioni normative, per il quale il Salone offrirà laboratori ed esperienze formative. E infine l’avvio di una grande «enciclopedia digitale», che unisca gli Archivi del Salone del Libro, Teche Rai, Istituto Luce ecc.. per costruire una grande piattaforma digitale: una grande «Treccani del futuro» a disposizione delle nuove generazioni.
Con il tema Visioni, il Salone vuole dare ospitalità alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembravano impossibili, di lavorare nel futuro e per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario, artistico e filosofico che costituisce la nostra identità culturale, e dunque nell’indispensabile saldatura tra cultura scientifica e cultura umanistica.
“Con ‘Visioni’ – ha affermato Fassino – tema molto pertinente, il Salone si offre come un grande luogo di confronto, dibattito, ricerca e riflessione che ci consente di immaginare questo secolo e come affrontare le tante sfide che ha di fronte. Il programma sarà da questo punto di vista straordinariamente ricco”.
Il Sindaco ha voluto ricordare anche il Salone Off. “Il Salone ha sì il suo cuore pulsante al Lingotto, ma negli anni è diventato anche un evento che attraversa tutta la città con la presentazione di libri in tantissimi luoghi. Si tratta di una tipologia che applichiamo per tutte le importanti rassegne come il Torino Jazz Festival, Contemporaryart, Mito Settembre Musica o il Classical Music Festival”.
Il Salone inizia dunque un percorso nuovo, aprendosi a un’edizione proiettata al futuro uno sguardo lungo non riguarda soltanto il futuro prossimo ma si applica anche al passato. O ed interpretato da fisici, biologi, filosofi, architetti, economisti. Oltre che da scrittori e poeti. Inoltre durante il XXIX Salone si celebreranno alcune ricorrenze: i 70 anni della repubblica italiana, i 500 anni della prima edizione dell’Orlando Furioso, i 400 anni dalla morte di Shakespeare e Cervantes e i 100 anni dalla scomparsa di Guido Gozzano.