“Un liberale sincero, europeista convinto, profondamente laico, Valerio Zanone ha attraversato da protagonista per oltre cinquant’anni ogni fase cruciale della vita politica italiana, sempre fedele ai valori del liberalismo democratico e risorgimentale”. Con queste parole il sindaco di Torino, Piero Fassino, ha espresso oggi il suo cordoglio per la scomparsa di Zanone.
“Parlamentare, ministro, segretario nazionale del Pli, sindaco di Torino, in ogni incarico ha lasciato un segno di profonda saggezza, senso dello Stato, spirito repubblicano – ha ricordato Fassino -. La Città di Torino gli rende omaggio ricordandone il rigore morale, la generosità personale e la passione civile e politica”
Valerio Zanone è scomparso questa mattina. Torinese, per dieci anni segretario del Partito Liberale, più volte ministro, sindaco di Torino dal ’90 al ’92, parlamentare per sei legislature, avrebbe compiuto 80 anni il prossimo 22 gennaio. E’ mancato a Roma, in seguito alla malattia che lo aveva colpito un anno fa. Aveva aderito all’Ulivo con Romano Prodi e nella Margherita con Francesco Rutelli. All’idea liberale ha dedicato il suo costante impegno politico, amando definirsi “democratico, laico, europeista, sociale”.
In cinquant’anni di politica Valerio Zanone ha attraversato la storia d’Italia durante la prima e la seconda Repubblica. E’ stato consigliere regionale del Piemonte dal 1970. E segretario del Pli dal 1976 al 1985 dopo Giovanni Malagodi. E’ stato ministro tra l’85 e l’89 nei governi presieduti da Craxi, De Mita e Goria. Ministro dell’ecologia dall’estate del 1985, l’anno dopo ha firmato la legge istitutiva del ministero dell’Ambiente. Passato al ministero dell’Industria nel 1986, ha organizzato la conferenza nazionale dell’energia sulla questione del nucleare, presieduta dall’ex governatore della Banca d’Italia Paolo Baffi. Dal 1987 è stato per due anni ministro della Difesa, affrontando tra l’altro la prima missione militare italiana nel Golfo Persico.
Nel 1990 è stato eletto sindaco di Torino, incarico che ha lasciato nel 1992 per candidarsi in Parlamento. Zanone è stato infatti deputato dal 1976 per 18 anni e cinque legislature fino al 1994. Dopo 12 anni fuori dall’impegno parlamentare ma non dalla politica, è poi stato senatore della Margherita dal 2006 al 2008.
Ha chiesto di essere ricordato sulla lapide al cimitero monumentale di Torino con una sola parola: ‘liberale’.