di Luisa Cicero
Questa sera il saluto al 2015 e il benvenuto al 2016 sarà in piazza San Carlo al suono di 6 bande musicali per un totale di più di 100 musicisti.
Senza soluzione di continuità, il pubblico del Capodanno torinese può abbandonarsi ai “ballabili” festosi del Sud d’Italia, grazie alla Banda di Avola, con la voce di Rita Botto, saltellare sui tempi in levare dello swing e del rocksteady insieme alla Bandakadabra, scatenarsi sui ritmi sfrenati della fanfara balcanica Agusevi Dzambo Orkestar, fino all’entrata in scena del Gran Cerimoniere della serata: Vinicio Capossela accompagnato dalla Banda della Posta, con la partecipazione speciale della Banda della Città di Calitri e dei Los Mariachi Mezcal, il Maestro conduce il pubblico dritto al 2016, in una festa fatta di foxtrot, mazurke, quadriglie e polke.
Il ritrovo è per tutti alle ore 21.30 in piazza San Carlo, il palco è allestito fra le 2 chiese. L’inizio dello spettacolo è affidato alle calde sonorità della Banda di Avola con Rita Botto. Dal 2002 con la pubblicazione del cd “‘A Banna! ” prodotto da Fabio Barovero per la banda siciliana è un fiorire di preziose collaborazioni: Roy Paci, Mau Mau, Franco Battiato, Mirco Menna, fino al premiato album “Terra ca nun senti” con Rita Botto, attualmente la voce più autentica della Sicilia, amata da Carmen Consoli.
Alle ore 22.10 il sud passa la musica al nord. Entra in scena la Bandakadabra che, Carlo Petrini, giornalista, fondatore di Slow Food, ha definito una fanfara urbana. Torinese di nascita, il gruppo ha compiuto negli anni un percorso artistico che l’ha portato prima a esplorare le sonorità della musica balkan e mitteleuropera per poi approdare a un repertorio in cui brani originali si alternano a classici jazz, latin e rocksteady.
La terza banda a salire sul palco, alle ore 22.50 circa, è quella degli Agusevi Dzambo Orkestar che porta in piazza le atmosfere festose e autenticamente popolari dell’Europa dell’Est. Il gruppo prende il nome da Dzambo Agushev, virtuoso strumentista , insignito del titolo di “prima tromba d’Europa” al mitico festival di Guca, tempio indiscusso della musica balkan.
Dopo il cambio palco, alle 23.30 entra in scena il Gran Cerimoniere, Vinicio Capossela accompagnato dalle Banda della Posta, Banda della Città di Calitri e dai Los Mariachi Mezcal che accompagnerà il pubblico allo scoccare della mezzanotte. Dopo gli auguri e il brindisi di rito Capossela e i 40 musicisti continueranno a suonare e a far ballare la piazza.
La Banda della Posta, che spesso accompagna Vinicio nei suoi concerti, è un complesso di anziani musicisti di Calitri, che sin dagli anni ‘50 ha suonato agli sposalizi del paese un repertorio musicale energico e vitale, fatto di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot. Per presentare la Banda della posta al pubblico Vinicio ha scritto: «Lo sposalizio è stato il corpo e il pane della comunità. Il mattone fondante della comunità, veniva consumato con il cibo e con la musica. Questa musica che accompagnava il rito era musica umile, da ballo, adatta ad alleggerire le cannazze di maccheroni e a “sponzare” le camicie bianche, che finivano madide e inzuppate, come i cristiani che le indossavano». Un repertorio di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantella, quadriglia e fox trot, che era in fondo comune nell’Italia degli anni ‘50 e ‘60 e che si è codificato come una specie di classico del genere in un periodo nel quale lo “sposalizio” è stata la principale occasione di musica, incontro e ballo.
La banda non è solo musica, ma musica e movimento: la banda sfila, diventa parte integrante dei paesaggi che attraversa, accompagna chi la segue, passa. Come passano gli anni. Ed è proprio il “passaggio festoso” l’immagine che Torino intende suggerire per salutare l’anno vecchio, con la potenza sonora della banda e della sua forza evocativa.
I conduttori di questo capodanno speciale sono: Elena Castagnoli e Gipo Di Napoli.
Quando la banda passò… è un progetto della Città di Torino, realizzato dal Teatro Regio di Torino e dalla Fondazione per la Cultura Torino, con la direzione artistica di Fabio Barovero e Gipo Di Napoli.
Main Partner: Iren ed Esselunga. L’evento è realizzato col sostegno di Fondazione CRT.