di Mariella Continisio
La Città ha recuperato due milioni di euro con il borsellino elettronico per il pagamento dei nidi d’infanzia e della ristorazione scolastica e i controlli sulle dichiarazioni Isee nei Servizi educativi. E’ quanto emerso questa mattina dai dati presentati questa mattina da Mariagrazia Pellerino, assessora alle Politiche educative della Città.
Per l’Amministrazione comunale il borsellino si è rivelato vantaggioso: i risparmi ammontano a circa 1 milione e 200mila euro annui. Infatti nell’anno scolastico 2012/13 il costo per l’invio dei bollettini era di 1.623.118 euro, mentre quello per la gestione del borsellino è stato di 420.534 euro nell’ultimo anno. Il borsellino ha anche ridotto le morosità aumentando all’84% i pagamenti avvenuti entro il giugno dell’anno scolastico in corso, mentre con i bollettini cartacei si raggiungeva solo l’80%. Inoltre il controllo dei bollettini, che veniva effettuato manualmente, partiva dopo un anno e, riferendosi a oltre 40mila utenti, determinava l’avvio del recupero coattivo molto tempo dopo rispetto al momento in cui si era usufruito della prestazione.
“La cosa importante è che riusciamo a controllare in tempo reale i pagamenti e a recuperare il dovuto in tempi molto più rapidi” ha sottolineato Pellerino.
Stando agli ultimi dati, a ottobre la morosità relativa allo scorso anno scolastico era del 15%, mentre è nel mese di febbraio che si raggiunge circa il 98% dei pagamenti. Soris ha inviato finora oltre 500 mila Sms di cortesia per ricordare di ricaricare il borsellino o sollecitare i pagamenti.
La Città attraverso il borsellino elettronico introdotto nel 2013 ha anticipato il nuovo sistema di pagamento digitalizzato che sarà obbligatorio per tutte le Pubbliche Amministrazioni dal 2016. E’ gestito da Soris e ha sostituito i bollettini cartacei per oltre 40mila utenti. L’innovazione facilita i pagamenti per le famiglie che possono ricaricare il borsellino attraverso diversi canali: on line, poste, banche, tabaccherie, bar e ricevitorie del Lotto, PuntiBlu Soris, carte pagobancomat, bonifico on line, domiciliazione bancaria, smartphone o tablet. In ogni momento i genitori possono consultare sul sito web del borsellino www.soris.torino.it/spaziocontribuenti/borsellino.htm lo stato dei pagamenti, la tariffa applicata, le ricariche e i pasti fruiti. Il borsellino è unico (è utilizzabile per tutti i figli) e non scade, infatti, è attivo anche per gli anni scolastici successivi a quello di attivazione.
Il borsellino elettronico, dunque, migliora l’efficacia della riscossione delle tariffe e consente ai cittadini e alla Città un controllo continuo dei pagamenti, ciò grazie anche al continuo sistema di comunicazione capillare rivolto ai genitori attraverso vari strumenti: telematici, elettronici, cartacei e telefonici. Gli sms di cortesia, per esempio, ricordano la necessità di ricaricare il borsellino o sollecitano i pagamenti aggiungendosi a quelli cartacei.
Anche nelle Circoscrizioni e nelle biblioteche sono state allestite postazioni informatiche per assistere le famiglie nella fase di attivazione del borsellino.
Pure l’ambiente ha tratto beneficio da questo sistema di riscossione: con il borsellino vengono emessi circa 68mila documenti cartacei annui a fronte di 463.784 bollettini annui emessi in precedenza (ciascuno composto da quattro fogli e altrettante buste).
l’Assessorato alle Politiche educative ha anticipato i tempi anche nel caso dei controlli sulle dichiarazioni Isee. Per dare un’idea dell’attività effettuata si può affermare che negli ultimi tre anni sono state verificate 2.700 posizioni con un recupero complessivo di 723mila euro. Le verifiche sono state effettuate in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, i Servizi tributari sella Città di Torino e la Soris.
Il nuovo sistema introdotto già nel 2012 diventerà, invece, obbligatorio per le Pubbliche Amministrazioni il prossimo anno. Si tratta di un sistema di incrocio tra le diverse banche dati per contrastare i comportamenti elusivi. Questo sistema di controllo permette di individuare l’elusione fiscale e le agevolazioni tariffarie richieste impropriamente garantendo, in questo modo, un’equità distributiva e il rispetto della legalità.
Altre verifiche sono state dirette ad affrontare il fenomeno delle “convivenze non dichiarate”. Con questo escamotage il genitore dichiarante, omettendo il reddito dell’altro genitore non convivente, otteneva un’agevolazione tariffaria dichiarando un reddito limitato al proprio.
Per questa ragione nel 2013 la Città ha introdotto l’Isec che prevede che il reddito rilevante ai fini Isee sia dato dalla somma reddituale dei due genitori, indipendentemente dalle loro convivenza o dal vincolo coniugale. In altre parole si prende in considerazione il reddito di entrambi i genitori che hanno riconosciuto il minore.
Anche su questo punto si sono intensificati i controlli incrociando i dati provenienti dalle graduatorie dei bambini frequentanti con quelli anagrafici. In questo caso è stata indispensabile la collaborazione con i Servizi anagrafici del Comune di Torino e il Corpo di Polizia Municipale.