di Mauro Gentile e Michele Chicco
“La risposta agli atti terroristici di Parigi richiede un alto grado di unità e di coesione, mobilitando le coscienze democratiche, le istituzioni civili e religiose nel contrasto di ogni forma di terrore, di violenza, di limitazione della libertà”. Parole del sindaco Piero Fassino, pronunciate questo pomeriggio davanti al Consiglio comunale, riunitosi in forma solenne per commemorare le persone uccise dai terroristi nella capitale francese due giorni fa.
“Siamo di fronte a un terrorismo – ha evidenziato il sindaco – che colpisce indiscriminatamente gente normale, nei luoghi di vita quotidiani, che agisce perché ovunque e chiunque abbia il timore di poter essere bersaglio. E’ un terrorismo devastante, che cerca di annientare ogni forma di relazione, di umanità, che si muove su scala globale e vuole produrre il massimo effetto di devastazione, di paura”.
“Non dobbiamo piegarci al terrorismo e alle sue logiche di morte, paura, dolore, ansia permanente. Non possiamo accettare questo ricatto, dobbiamo batterci per sconfiggerlo e sradicarlo. Dobbiamo reagire, continuando a vivere la nostra vita nella quotidianità e senza rinunciare alle nostre libertà.”
Fassino ha aggiunto che “serve un’azione congiunta della comunità internazionale e una strategia comune, superando quelle divisioni che fino ad oggi ha creato spazio per l’azione dei terroristi. L’auspicio è che le dichiarazioni del G20 portino all’adozione di tutte le misure necessarie per contrastare il terrorismo”
“Dobbiamo anche chiedere ai leader dei Paesi islamici – ha sottolineato oggi il sindaco, ribadendo un concetto già espresso sabato nel corso della manifestazione di piazza Castello – di uscire dall’ambiguità: la comune appartenenza a una religione non può giustificare chi, proprio in nome di quella religione, semina morte e dolore. Anche questi Stati devono battersi contro il terrorismo e fare con noi causa comune.”